Il commiato

Mons. Panzetta saluta Crotone: «Non ho chiesto e non mi aspettavo di essere trasferito»

Il presule rimarrà alla guida dell’Arcidiocesi ancora qualche mese come amministratore apostolico in attesa di assumere il nuovo incarico. «Qui ho trovato un popolo accogliente e generoso»

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di Redazione Attualità
28 agosto 2024
14:52

«Stupore, trepidazione, gioia, fiducia e gratitudine». Sono questi i sentimenti che il vescovo di Crotone-Santa Severina, Angelo Panzetta, ha espresso al clero ed alla comunità diocesana riuniti nella chiesa dell'Immacolata, annunciando che assumerà l'incarico di arcivescovo coadiutore (con diritto di successione) della Chiesa di Lecce e quindi lascerà a diocesi calabrese.
Panzetta, 58 anni è giunto a  Crotone nel 2020. Inizialmente affiancherà l'arcivescovo metropolita di Lecce, Michele Seccia alle prese con problemi di salute, per poi prenderne il posto; resterà a Crotone ancora qualche mese come amministratore apostolico in attesa di assumere il nuovo incarico.

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«Non mi aspettavo – ha detto il presule – di essere trasferito dopo poco più di quattro anni dall'inizio del mio ministero a Crotone. A tal proposito ci tengo a precisare che io non ho mai chiesto trasferimento o un avvicinamento perché il Santo Padre mi ha manifestato la sua volontà di trasferirmi e io l'ho accettata. Umanamente provo distintamente anche dolore, sì dolore. Un vescovo non è un robot da cuore di ghiaccio».Mons. Panzetta ha spiegato che la trepidazione «è legata anche al fatto che il cambio del vescovo avviene in un contesto ecclesiale che si caratterizza per due eventi importanti: il compimento del percorso sinodale e l'anno giubilare. Inoltre, la diocesi ha in corso d'opera progetti importanti che riguardano la cattedrale, la curia, la struttura di Poggio Pudano che dovranno essere seguiti con grande attenzione. Sono fiducioso che Dio abbia in mente progetti belli per la Chiesa di Crotone - Santa Severina e che provvederà perché questa bellissima comunità abbia un pastore che sappia guidarla nel suo cammino storico. La fiducia è sostenuta anche dalla certezza che Papa Francesco troverà la persona giusta».
Il futuro vescovo di Lecce ha poi parlato della «gioia di vedere che il buon Dio si fida di me e ha posato, attraverso la mediazione ecclesiale, lo sguardo sulla mia persona per una nuova missione impegnativa ed esaltante in un territorio straordinario e accanto ad una persona l'Arcivescovo di Lecce, che si caratterizza per la sua bella umanità, per la sua rettitudine e per la sua grandissima esperienza pastorale».
Infine, mons. Panzetta ha espresso la sua gratitudine «per aver vissuto questi anni, in mezzo ad un popolo accogliente e generoso».


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