La riscossa dei piccoli borghi, Cleto tra i protagonisti della Festa dei calabresi nel mondo a Roma
Il piccolo centro del Cosentino è considerato tra i paesi più emergenti della Calabria. Serata magica al Campidoglio per il sindaco del borgo dei due Castelli: «Prima non ci conosceva nessuno, adesso accogliamo centinaia di turisti a settimana»
Celebrata a Roma la 56esima edizione della "Festa dei Calabresi nel Mondo" promossa dal "Brutium". Quest’anno tra i protagonisti il Comune di Cleto, considerato tra i borghi più emergenti della Calabria. Una serata importante al Campidoglio. Tra una platea di tante personalità e tanti ospiti è stato chiamato ad intervenire Armando Bossio, il giovane sindaco del comune di Cleto (Cosenza), Comune dei due castelli.
Tanta curiosità per la presenza di questo piccolo borgo calabrese, piccolo ma straordinariamente affascinante. Il sindaco Bossio si emoziona davanti a quella platea.
«Un applauso che rimarrà tra i ricordi più belli di questa mia esperienza di sindaco, ma soprattutto un momento che ha inorgoglito tutta la mia comunità che in questi anni ci ha seguito passo passo e ha lavorato duramente per rialzare le sorti di Cleto. Il merito è loro se oggi ho potuto raccontare una Cleto così bella davanti ad una platea incredibile».
Ovviamente non è un caso che il comune di Cleto venga applaudito al Campidoglio nel corso della "Festa dei Calabresi nel Mondo".
«Siamo stati in Campidoglio per raccontare la nostra esperienza amministrativa perché ritenuti un esempio virtuoso. L'unico Comune ad essere presente, dopo la presenza di Roccella Jonica dello scorso anno. Non so se siamo effettivamente meritevoli di questa grande occasione, ma alcuni dati che emergono e che posso raccontare sono evidenti».
Infatti è importante far parlare i numeri.
«Cleto prima era un piccolo paesino semi sconosciuto della provincia di Cosenza, da 3 anni è diventato "il Comune dei due Castelli" ed è conosciuto in tutta la Calabria e non solo. È l'unico Comune in Calabria ad avere accessibili e organizzati due Castelli. Abbiamo avuto quasi 15 emittenti televisive in 3 anni e per ultimo abbiamo girato il primo film internazionale della storia di Cleto con attori come Rupert Evereet. Un luogo che non contava turisti oggi conta centinaia di presenze a settimana e migliaia di persone agli eventi organizzati. Siamo l'unico borgo digitale turistico in Calabria in 7 lingue diverse».
Anche per il turismo avete fatto qualcosa di importante.
«Siamo il primo comune in Italia che ha sviluppato un progetto sul Turismo delle radici, tale da essere portato come rappresentate dell'Italia al Comitato delle Regioni a Bruxelles come progetto pilota. Lo stesso che oggi ci sta portando da marzo a dicembre centinaia di italo-discendenti (dal Canada, Stati Uniti, Argentina, Brasile, Messico, Perù, Cile, Australia etc) a vivere a Cleto generando un indotto economico per i privati senza precedenti»
Mi pare che anche sui rifiuti vi siete mossi
«Il Comune di Cleto per due anni consecutivi è stato premiato come Comune riciclone calabrese per la raccolta differenziata in attesa del terzo. Ma c'è di più. Stiamo rientrando da un debito finanziario di oltre un Milione e 200 mila euro. E a breve restituiremo ai cittadini un Comune senza debiti. Abbiamo intercettato quasi 4 milioni di euro di finanziamenti in meno di 3 anni. Tutto questo con soli 2 dipendenti interni e uno esterno, e senza un solo mezzo a disposizione se non uno scuolabus per i bambini».
L'Associazione Brutium ha invitato Cleto come il borgo più emergente della Calabria. Evidentemente qualcosa ha colpito in particolare.
«Ha colpito che un Borgo che conoscevano in pochi, in soli 3 anni è sbucato con tutte le sue bellezze e con un'energia dirompente su tutto il territorio Regionale e non solo. Gemma Gesualdi, che è il presidente della Brutium, attratta da questo richiamo un giorno è venuta a farci visita e oltre a rimanere incantata dei nostri due castelli ha voluto capire cosa ci fosse dietro questa incredibile scalata. E quello che ha colpito in maniera particolare è stata la connessione e la sinergia che c'è tra l'amministrazione e i cittadini».
L’amministrazione si è mossa sempre direttamente, scendendo fra la gente.
«Siamo un'amministrazione che se c’è da alzarsi la mattina e pulire le strade, le piazze, raccogliere la spazzatura, montare e lavorare di notte per la realizzazione degli eventi, lo fa al fianco e con i cittadini e tutto questo sviluppa e cementa rapporti che costituiscono comunità. E questa comunità sta riscrivendo una nuova storia di Cleto, umile, determinata, ambiziosa e visionaria».
Lo scorso anno Roccella Jonica, quest’anno è toccato a Cleto. I piccoli borghi calabresi sono uno scrigno di storia, cultura, tradizione.
«Noi non siamo nemmeno a metà dell'opera. Abbiamo una visione precisa, un'idea di paese che stiamo costruendo passo dopo passo. Siamo un'amministrazione fortemente radicata sul territorio e conosciamo troppo bene ogni angolo del nostro comune e di conseguenza ogni sua potenzialità. Stiamo seguendo un nostro cronoprogramma interno che ogni anno ci permette di realizzare e generare sviluppo».
L’ obbiettivo più grande per Cleto.
«Sarà accrescere la consapevolezza per ogni singolo cittadino, soprattutto i più giovani perché la chiave del successo in questi casi è riuscire a considerare i luoghi in cui si è nati un luogo do opportunità e non di svantaggio».