Istituzioni e produttori di vino arbereshe a Berat in Albania: si rafforza il gemellaggio con Vaccarizzo
Il primo cittadino Antonio Pomillo nel comune "fratello" assieme al Papàs Elia Hagi. Domani a Tirana la presentazione al premier Edi Rama del progetto regionale sui Marcatori identitari distintivi
Vakarici Il salotto diffuso, l’ambizioso progetto di destinazione turistico-esperienziale promosso in questi anni dall’amministrazione comunale, arricchito dalla scorsa estate con l’ufficializzazione del brand di marketing territoriale della città, continua ad impreziosirsi oltre i confini regionali e nazionali, con contenuti di qualità ed ulteriori prospettive di sviluppo, nella cornice del virtuoso percorso di gemellaggio avviato con il comune albanese di Berat, centro di riferimento per le produzioni vitivinicole albanesi e con un centro storico patrimonio Unesco.
Il sindaco ricambia la visita del collega albanese
Il sindaco Antonio Pomillo è impegnato in questi giorni in una nuova missione istituzionale a Berat in occasione della tradizionale fiera locale del vino, ricambiando la visita in Calabria del collega Ervin Demo lo scorso luglio per la sottoscrizione del patto di gemellaggio tra le due comunità, promosso su input e grazie all’attenzione, alla sensibilità e all’impegno – ricorda Pomillo – del primo ministro Edi Rama in occasione della sua visita istituzionale nel 2023, a Vaccarizzo Albanese, e della cerimonia di riconoscimento al premier della cittadinanza onoraria.
I produttori di vino arbëreshe insieme al Consorzio Terre di Cosenza
Ad accompagnare il primo cittadino anche Papàs Elia Hagi, parroco della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, tra i principali attori protagonisti del percorso di internazionalizzazione dello storico Concorso dei vini arbëreshe, uno degli eventi-pilatro della proposta culturale di Vaccarizzo Albanese e che nel 2025 segnerà la sua ventesima edizione.
Una delegazione di produttori cittadini e territoriali di vino arbëreshe ha partecipato al Concorso e alla stessa Fiera di Berat: Roberto Cannizzaro, project manager di Roka Produzioni che coordina tutte le tappe della missione in Albania, e Barbara Fasano, presidente della giuria del Concorso e responsabile dell’ufficio direzione e segreteria del Consorzio dei vini Dop Terre di Cosenza che da qualche anno affianca il Comune nelle diverse iniziative messe in campo per promuovere la cultura vitivinicola locale.
Si arricchisce di iniziative e progetti l’agenda del gemellaggio
«Nel corso dei diversi incontri istituzionali – afferma il sindaco – abbiamo avuto modo di arricchire anche l’agenda del gemellaggio con nuovi progetti ed iniziative che ci vedranno co-protagonisti nella progressiva attuazione di quanto prefissatoci nel patto sottoscritto nel nostro Consiglio comunale questa estate e definitivamente ufficializzato in questi giorni a Berat. Tante le priorità condivise col collega Demo, che nel prossimo dicembre ritornerà a Vaccarizzo per programmare insieme le iniziative del 2025».
Autorità, parlamentari e comunità italiana locale alla cerimonia
Alla cerimonia di sottoscrizione del gemellaggio, ospitata nel Palazzo municipale di Berat, hanno partecipato anche i rispettivi presidenti delle due assisi civiche, l’albanese Ervin Ceca e l’italiano Francesco Godino che ha anche la delega alla Cultura, Francesco Romano assessore comunale al Turismo, diversi parlamentari albanesi e rappresentanti della comunità italiana in Albania, il console d’Italia a Valona Achille Provenzano e il prefetto di Berat Valbona Zylyftari.
Comune e Terre di Cosenza insieme per valorizzare i vini locali
«Insieme a Terre di Cosenza – spiega Papàs Elia Hagi – anche l’amministrazione comunale condivide l’impegno nella tutela e nella valorizzazione dei vini territoriali, espressioni autentiche di una cultura millenaria e di un territorio unico. La missione comune è proteggere non solo la qualità dei prodotti, ma anche le tradizioni, il sapere e la passione che si celano dietro ogni etichetta, perché i nostri vini – scandisce – rappresentano le origini: tutto ciò che va dalle radici, dal terreno e dall’esposizione al sole, fino alle tecniche di produzione e al legame profondo con le comunità che lo hanno generato».
Grande apprezzamento in Albania per le produzioni vitivinicole arbëreshe
«Anche quest’anno – fa sapere – i nostri vini hanno riscosso grande apprezzamento sia tra la popolazione locale, con una forte presenza di giovani affascinati dalla Calabria e dai suoi prodotti, sia tra i visitatori internazionali provenienti da tutta Europa e dagli Stati Uniti, attratti dalla vibrante scena enologica albanese».
Il sindaco: «Gemellaggio simbolo di fratellanza nelle radici comuni»
«In questa storia, con questo aggancio identitario e verso ulteriori prospettive – sottolinea il sindaco – questo gemellaggio è il simbolo di una fratellanza che affonda le proprie radici in una storia condivisa e in un amore comune per la cultura, il vino e le tradizioni. È un legame che va oltre i confini geografici, unendo due comunità che, pur separate da mari e montagne, sono intrinsecamente connesse da un passato di lotte, sacrifici e speranze».
Padre Elia Hagi: «Due comunità intrecciano migrazione e resilienza»
«Ancora oggi – aggiunge Papàs Elia Hagi – le due comunità intrecciano la migrazione con la resilienza: Berat, città antica e affascinante, con la sua architettura ottomana e i suoi racconti di resistenza e rinascita, e Vaccarizzo, portavoce di una comunità arbëreshe che ha saputo preservare la propria identità nei secoli. Qui il vino diventa non solo un prodotto della terra, ma un veicolo di cultura e memoria, come i vini arbëreshë per Vaccarizzo e i vigneti di Berat, che raccontano storie di fatica e di passione».
«Ecco perché – conclude Pomillo – l'incontro tra queste due comunità non è solo un atto formale, ma un percorso di scoperta e condivisione. È un invito ad approfondire i legami che ci rendono umani e a celebrare un'identità che si rinnova nel presente, senza mai tradire le proprie origini».
Anche strategie di comunicazione investendo sui Mid delle due aree
Nel quadro, infine, delle diverse attività previste tra i due enti, nell’atto di gemellaggio è sancita la condivisione di strategie di comunicazione e di marketing territoriale finalizzate alla promozione nazionale ed internazionale delle rispettive destinazioni e delle rispettive regioni di appartenenza; sia investendo sui Marcatori identitari distintivi (Mid) delle due aree e sul patrimonio già riconosciuto o candidabile al riconoscimento Unesco, sia co-organizzando eventi che puntino al rafforzamento della consapevolezza locale del valore culturale, turistico-esperienziale ed economico delle produzioni agroalimentari, della ricchezza enogastronomica, della tutela della biodiversità ed in generale dello sviluppo eco-sostenibile e della qualità della vita.
In questa precisa cornice, domani lo stesso sindaco Pomillo e Papàs Elia Hagi saranno ricevuti, insieme a Lenin Montesanto, program manager della Cabina di regia sui Mid della Regione Calabria, dal primo ministro Edi Rama nel suo ufficio alla Presidenza del Consiglio dei ministri a Tirana.
Il metodo Mid presentato al primo ministro e in ambasciata
«L’obiettivo dell’incontro – fa sapere il comunicatore strategico Lenin Montesanto, ideatore dei Mid e responsabile dei contenuti e del marketing territoriale di Vakarici Il salotto diffuso – è duplice: da una parte, illustrare al Governo albanese i risultati del metodo innovativo di analisi e progettazione delle politiche per i turismi promosso e adottato dalla Regione Calabria dal 2022 attraverso il programma Calabria Straordinaria, basato sulla mappatura e comunicazione strategica dei Marcatori identitari distintivi (Mid) come strumento di riscrittura della narrazione turistica della regione, al quale il presidente Roberto Occhiuto annette importanza strategica».
«Dall’altra – conclude Montesanto che ha informato dell’iniziativa anche l’assessore regionale alle aree interne ed alle minoranze linguistiche Gianluca Gallo – condividere con il Governo albanese l’opportunità di mutuare e contestualizzare il metodo dei Mid per costruire una nuova narrazione internazionale dell’Albania straordinaria, identitaria e distintiva quale primo Paese europeo a sperimentare questo nuovo strumento di marketing e posizionamento competitivo globale per lo sviluppo economico dei territori».
Al termine dell’incontro col primo ministro Rama la delegazione istituzionale sarà ricevuta anche all’ambasciata d’Italia a Tirana.