Di nuovo insieme

I resti di un soldato vibonese morto nella Seconda guerra mondiale tornano a casa dopo 80 anni: ad attenderlo anche i figli

Commovente cerimonia a Filadelfia, da dove Domenico Caruso partì quando fu chiamato alle armi. Al temine del conflitto venne dato per disperso, a ritrovarlo recentemente un nipote. Il racconto sabato prossimo nella nuova puntata di LaC Storie

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di Francesca Giofrè
15 ottobre 2024
17:44
La cerimonia a Filadelfia e, a destra, la tomba in Germania e una foto di Domenico Caruso
La cerimonia a Filadelfia e, a destra, la tomba in Germania e una foto di Domenico Caruso

I suoi figli lo hanno aspettato per 80 anni. Dato per disperso nella Seconda guerra mondiale e poi ritrovato da un nipote, seppellito in un cimitero militare in Germania, Domenico Caruso ha fatto rientro nella sua Filadelfia ieri. I suoi resti sono sono stati accolto ieri dalla sua comunità, nel Vibonese, e da una rappresentanza del Comando militare Esercito “Calabria” che gli ha riservato il picchetto d’onore. Ad attendere la piccola cassettina, portata in braccio da un militare, anche due dei quattro figli ancora in vita.

Una cerimonia commovente, alla quale hanno partecipato anche il colonnello Ugo Gaeta e il sindaco Anna Bartucca. Domenico aveva 31 anni, nel 1940, quando fu chiamato alle armi. Dovette lasciare moglie e quattro figli per andare a servire la Patria. Da quella guerra però non sarebbe più tornato


Dopo l’armistizio, come decine di migliaia di altri soldati italiani, rifiutò di combattere per la Repubblica di Salò e così venne fatto prigioniero dai tedeschi e spedito in Germania. Continua a leggere su Il Vibonese

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