Federcaccia Cosenza: «Risorse immobilizzate da anni, la Regione disattende la legge»

Riunione dell'assemblea presieduta della sezione provinciale presieduta da Francesco Antonio Greco: «Situazione inaccettabile»
di Salvatore Bruno
1 luglio 2017
15:58

Ogni anno i cacciatori calabresi pagano le tasse di concessione alla Regione per l’esercizio dell’attività venatoria. Ingenti somme da ripartire, secondo le norme in vigore, in parte alle associazioni venatorie nazionali, in parte agli ambiti territoriali di caccia per la immissione di fauna selvatica, per il risarcimento agli agricoltori dei danni cagionati dalla selvaggina, per l’organizzazione di corsi di preparazione al conseguimento dell’abilitazione venatoria e per l’esercizio delle funzioni delegate di rilascio del tesserino venatorio e di vigilanza del territorio di caccia. Dal 2010 però, queste risorse sono rimaste inspiegabilmente immobilizzate.

 


Una questione annosa e irrisolta, discussa nell’ultima assemblea di Federcaccia Cosenza, alla quale hanno partecipato il presidente provinciale Francesco Antonio Greco insieme ai delegati delle diverse sezioni comunali. Federcaccia Cosenza annovera complessivamente 3.605 iscritti.

 

 

«Abbiamo avuto diverse interlocuzioni con l’amministrazione regionale, in particolare attraverso il consigliere delegato Mauro D’Acri, senza riuscire a sbloccare i fondi – dice Francesco Antonio Greco – La legge viene disattesa gettando nel caos l’intero comparto, già fortemente penalizzato dall’incertezza nella distribuzione delle competenze determinato dallo svuotamento delle funzioni delle province».

 

Gli iscritti hanno dato mandato al presidente Francesco Antonio Greco di porre in essere tutte le azioni ritenute opportune e necessarie per giungere allo sblocco dei fondi regionali ed alla risoluzione di questa inaccettabile situazione.

Giornalista
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