Emergenza Siria, Infantino racconta il dramma dei profughi

Il volontario umanitario, che dall’aprile del 2016 non ha smesso di sostenere siriani e kurdi ospitati nei campi tra Salonicco e Idomeni – in qualche caso seguendoli nei loro trasferimenti dentro le case messe a disposizione dal governo greco – ha spiegato le modalità di utilizzo dei fondi raccolti
di Agostino Pantano
29 gennaio 2017
12:02
Un momento dell’incontro a Palmi
Un momento dell’incontro a Palmi

Sesto viaggio in Grecia, sesto ritorno in Calabria per Enzo Infantino che, ieri pomeriggio, ha raccontato l’esito della sua nuova missione per il sostegno ai profughi che scappano dalla Siria e dal Kurdistan, nel quadro di un’iniziativa organizzata dal gruppo “Azione Cattolica San Giovanni Bosco” di Palmi.

 


Il volontario umanitario, che dall’aprile del 2016 non ha smesso di sostenere siriani e kurdi ospitati nei campi tra Salonicco e Idomeni – in qualche caso seguendoli nei loro trasferimenti dentro le case messe a disposizione dal governo greco – ha spiegato le modalità attraverso cui ha speso i proventi delle varie raccolte fondi da lui avviate attraverso tante iniziative. L’incontro, svoltosi all’interno della chiesa del Crocifisso, è stato anche l’occasione per prendere visione delle immagini e dei video che immortalano il recente viaggio di Infantino, il suo toccante incontro con la famiglia di Mousa - che è uno dei profughi che è riuscito a lasciare i campi – e la consegna di alcuni giocattoli frutto delle diverse donazioni promosse dall’attivista palmese.

 

Sulla difficile condizione dei profughi siriani, ma anche sulla straordinaria emergenza umanitaria che quella guerra ha ormai trasformato in fatto compiuto, si è sviluppato un dibattito a cui hanno partecipato anche il responsabile dell’AC, Natalino Fortugno, Saverio Pititto e Franco Pagano.    

 

Agostino Pantano

 

Giornalista
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