Il pasticcio di Satriano, Catalano: «Io sindaco? No, grazie. Ma via Battaglia»

VIDEO | Dopo la sentenza che dichiara decaduto il primo cittadino e indica clamorosamente come sostituto lo sfidante sconfitto alle elezioni, ecco le reazioni dei protagonisti

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di Rossella  Galati
28 novembre 2018
15:21
Battaglia e Catalano
Battaglia e Catalano

«Rispetto l'ordinanza anche se non la condivido in quanto ingiusta e in parte anche erronea». È un'ordinanza ingiusta per il sindaco di Satriano Aldo Battaglia, quella della prima sezione civile del Tribunale di Catanzaro che lo dichiara decaduto dopo il ricorso del suo avversario alle elezioni del 10 giugno scorso, Alessandro Catalano, che insieme a 40 cittadini ha chiesto la decadenza del sindaco del comune catanzarese per incompatibilità.

 


La reazione di Catalano

«La mia reazione e quella della mia parte politica è di soddisfazione perché giustizia è stata fatta - ha dichiarato Catalano -. Noi abbiamo fin da subito detto agli elettori che la posizione del sindaco era un po' anomala e che c'era l'incompatibilità dettata dalla norma. L'articolo 63 del Tuel, testo unico degli enti locali, prevede infatti che chi ha liti pendenti con il comune non può essere eletto alla carica di consigliere comunale o di sindaco per cui è chiaro che noi abbiamo subito detto che c'era questa fattispecie». Le liti pendenti cui si fa riferimento riguardano due procedimenti civili in materia di responsabilità extracontrattuale per danni subiti dall'ente comunale a causa del crollo di una arteria stradale nei quali Battaglia risulterebbe coinvolto in qualità di progettista e direttore operativo.

 

Battaglia: «Decadenza ingiusta, non c'entro nulla»

«Questa vicenda risale a circa 10 anni fa - spiega Battaglia - mi vedeva geologo in un progetto di consolidamento di una mezzeria di una strada che era franata, del quale io non ho firmato nulla. Non solo, ero totalmente in disaccordo che avevo fatto denuncia sia alla Procura della Repubblica che alla Corte dei Conti, oltre ad essermi rivolto a tutti gli uffici, dall'ufficio tecnico all'Autorità di Bacino, già nel 2007, quindi due anni prima che si verificasse la frana. Io sono convenuto in un qualcosa dove effettivamente non c'entro nulla».

 

Sostituito dall'avversario

Ma la decisione del Tribunale oltre a disporre la decadenza del sindaco Battaglia, nella seconda parte lo sostituisce nell'incarico proprio  con il suo avversario Alessandro Catalano. «Questa seconda parte è qualcosa che né a me né alla mia parte politica interessa perché non abbiamo intenzione di sostituire il sindaco. Ieri insieme ai miei legali ci siamo rivolti al presidente del Tribunale per chiedere notizie in merito a questo perché lo abbiamo detto noi stessi, prima che lo dicessero Battaglia o altri, che la sostituzione con Alessandro Catalano del sindaco Battaglia è qualcosa che non ci riguarda. Potrebbe essere stato un errore del giudice ma quando anche non lo fosse a noi questa parte non interessa, mi dimetterei seduta stante. Il sindaco lo deve fare chi è stato eletto dal popolo, non chi è arrivato secondo. Io sono stato chiamato a fare opposizione e la farò in maniera diligente fino alla fine. Il dato che deve emergere è quello della decadenza».

 

Per ora il sindaco resta in carica

Intanto il sindaco Battaglia, che al momento rimanere in carica si dice ottimista: «Con questa ordinanza mi sostituiscono con chi ha perso le elezioni. È paradossale perchè penso che neanche il mio avversario politico possa governare con una maggioranza che non è sua, penso che non ne abbia nemmeno voglia. Con i miei avvocati impugneremo questa ordinanza. Io sono ottimista e credo nella giustizia».

 

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