Una raccolta fondi per realizzare il sogno di Saida

La giovane donna, colpita da una grave malattia, dopo dodici anni vorrebbe tornare in Marocco per rivedere i familiari. Un'associazione si è mobilitata per permetterle di esaudire il desiderio

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di L. C.
9 ottobre 2018
14:48

«Nourredine arriva in Italia dal Marocco diversi anni fa e insieme ad un suo amico trova ospitalità vicino alla sede operativa dell’associazione Pr.I.So. Progetto Impegno Sociale di Squillace». Lo scrivono in una nota i responsabili del sodalizio che fin dall'inizio si sono presi cura di Nazih Noureddine, marito di Saida Khatiri, la giovane donna giunta dal Marocco a Catanzaro dieci anni fa e oggi affetta da una grave forma di tumore.

 


«I soci, insieme alla parrocchia, - raccontano - collaborano per aiutare i due giovani volenterosi ad integrarsi nella comunità e si crea così un rapporto di amicizia e di fiducia. A distanza di diversi anni, Nourredine, che nel frattempo si è sposato con Saida ed è andato a vivere a Catanzaro lido, tre settimane fa, avendo avuto dai medici che curano la moglie informazioni non buone sulla malattia che l’ha colpita, pensa, prima che sia troppo tardi, di portare Saida nel suo paese, in Marocco per rivedere, dopo 12 anni, la sua famiglia. Ricordando i piccoli gesti di amicizia, bussa alla porta di Gioconda Caccia, socia della Pr.I.So. e rappresenta, con dignità, il suo dramma e il suo desiderio. Da qui nasce l’impegno di aiutare questa coppia - aggiungono - in un momento così difficile sotto tanti punti di vista: quello economico, dato dalla precarietà del lavoro stagionale di Nourredine e quello sociale, della solitudine e della tristezza della malattia. Oggi Saida e Nourredine hanno riacquistato fiducia e speranza verso il futuro che a nessuno è dato di conoscere, ma non sono più soli, la socia della Pr.I.So. è riuscita a sensibilizzare altre associazioni quale Emmaus Catanzaro che nell’immediato si è attivata contattando l’O.I.M. e promuovendo una raccolta fondi, l’Acmo di Taverna che si è offerta per un supporto paramedico domiciliare e amici, parenti e colleghi che, condividendola, hanno aderito alla causa».

 

«Anche le terapie mediche a cui si sta sottoponendo Saida in questi giorni, hanno aperto una porta che pochi giorni fa sembrava irrimedialmente chiusa! Saida e Nourredine - si legge nella nota - vogliono ringraziare attraverso questo canale giornalistico, Gioconda dell’associzione Pr.I.So., Mariaconcetta dell’Emmaus, don Peppino Megna, Aldo Riccelli dell’ACMO, i medici dell’Oncologia di Germaneto e del Ciaccio e tutti coloro che in qualche modo hanno manifestato la loro vicinanza e ridato loro fiducia e speranza. “Ho provato una grande gioia nel vedere riaccendersi il sorriso sul viso di questa coppia - ha commentato Gioconda Caccia, componente dell'associazione - che con dignità e discrezione, ha affrontato la malattia e le difficoltà economiche, testimoniando la grandezza della semplicità e dell’amore. La solidarietà è un dovere di ogni essere umano, per il solo fatto di essere al mondo e avere la vita dobbiamo essere consapevoli di avere ricevuto dal Cielo un dono prezioso e quando un fratello chiede aiuto non possiamo girarci dall’altra parte. Il bene ricevuto si da, solo così possiamo innescare un sistema virtuoso che, toccando il cuore delle persone, medici, infermieri, parroci, amici, vicini di casa, semplici volontari, impiegati, artigiani, pensionati ecc. porta il cambiamento e la serenità vera di cui tutti abbiamo bisogno».

 

Chi volesse offrire il proprio contributo può inviare un’offerta alla poste pay di Nourredine n. 4023 6009 2672 2861.

Giornalista
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