Freddo e neve, una guida per proteggere i nostri amici a quattro zampe

Una lista di consigli per tutelare gli animali domestici ma anche i randagi che devono fare i conti con l'arrivo dell'inverno e gli uccelli che potrebbero trovare difficoltà a trovare cibo. Ecco il vademecum Enpa da seguire

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di Redazione
19 dicembre 2018
14:03
Animali, foto di repertorio
Animali, foto di repertorio

L'ondata di maltempo che si è abbattuta su tutto il Paese, con pioggia, freddo e neve, ha messo a dura prova gli animali. «Non soltanto quelli d'affezione, - afferma L'Enpa in una nota Ansa - che hanno comunque una famiglia che si occupa di loro ma soprattutto i selvatici e i randagi, che devono fare i conti sia con il freddo sia con l'incremento del fabbisogno calorico giornaliero. Come prima cosa, è necessario fare scorte di cibo per cani e gatti che vivono in casa, ma, anche, per i selvatici. A rischio soprattutto gli uccelli, per la difficoltà di trovare cibo nel terreno e sugli alberi coperti dalla neve. Ma ecco cosa fare per aiutare gli animali a superare l’inverno».

Per gli animali d'affezione

1) Tenerli dentro casa o, comunque, in un luogo caldo e riparato dopo le passeggiate quotidiane e considerare che soprattutto i cani a pelo raso possono necessitare di un cappottino
2) Prestare particolare attenzione alla salute di cani e gatti. Se sono più abbattuti del solito, se la loro temperatura corporea è più alta o più bassa del normale o se starnutiscono frequentemente o se si nota qualunque variazione del comportamento si consiglia di recarsi al più presto dal veterinario
3) Se il cane dovesse bagnarsi per un acquazzone o per il passaggio in una pozzanghera è essenziale asciugarne con cura tutto il corpo, specie orecchie e zampe 
4) Attenzione alla permanenza su neve e ghiaccio, quando li portiamo a fare la passeggiata, perché la neve e le basse temperature possono causare principi di assideramento
5) Attenzione anche agli sbalzi di temperatura che possono causare malanni; anche in questi casi, alla comparsa dei primi sintomi, è opportuno rivolgersi al veterinario di fiducia.



Per gli animali selvatici

1) Lasciare nel giardino, sul balcone o in un luogo riparato dai predatori (gatti, ad esempio), oltre a qualche "leccornia", due ciotoline d'acqua tiepida e pulita: una per bere, l'altra (meglio se di terracotta) per consentire agli uccellini di fare il bagno. Questo permette loro di mantenere il piumaggio in ordine e, quindi, di avere una ulteriore protezione contro il freddo 
2) Rifornire le mangiatoie installate in autunno o provare a posizionarle ora sul terrazzo o nel giardino (nel rispetto dei condomini) in modo da per garantire agli uccelli un luogo sicuro dove trovare cibo in abbondanza. Naturalmente, le mangiatoie devono essere posizionate in luoghi al riparo dai predatori e dovrà essere rifornita fino alla primavera. Non interrompere la somministrazione di cibo, gli uccelli possono perdere un punto di riferimento molto importante durante l'inverno
3) Tuttavia, se non si è installata per tempo una mangiatoria, è difficile che gli uccelli la "riconoscano" e la frequentino. Quindi è efficace e molto utile lasciare del cibo a terra e "appeso" nei rami degli alberi per le specie più timide che frequentano l' aperta campagna o boschi, parchi e giardini
4) Una casetta per uccelli può essere utile come riparo dal vento, dalla neve e dal gelo. Ma anche per passare la notte in tutta tranquillità. Va sistemata in un luogo sicuro, riparato dai predatori, dagli agenti atmosferici e dal traffico
5) Tra gli alimenti più indicati ci sono: le arachidi non salate, i semi di girasole e di zucca, le piccole granaglie, il miglio, i fiocchi di cereali (cornflakes). È possibile usare, specie per gli insettivori, anche il cibo per cani e gatti, la frutta fresca e la frutta secca. Da evitare invece, il pane e i prodotti da forno. In commercio esistono anche dei cibi per mangiatoia sotto forma di palle da appendere
6) In campagna e nei giardini è utile anche togliere la neve da sotto gli alberi, lasciando così del terreno libero
7) Per il ritrovamento di un animale selvatico in difficoltà, contattare i carabinieri forestali, e consegnarlo presso un centro recupero fauna autorizzato (la detenzione di tali animali, oltre che vietata, necessita di cure specifiche). Ovviamente per gli animali di grande taglia, specie se ungulati o mammiferi come volpi, attendere il soccorso del personale specializzato in quanto necessitano di mani esperte per poter essere maneggiati
8) In caso di dubbi, contattare la sede Enpa più vicina.

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