Il Tar del Lazio dice stop alle trivelle nel Mar Ionio

Il Tar ha accolto il ricorso dell’avvocato Oreste Morcavallo sostenuto dai Comuni di Rossano, Villapiana e Crosia sospendendo le autorizzazioni a trivellare nei fondali del Mar Jonio. Accolto anche il ricorso dalla Regione e dal Comune di Crotone
di M. S.
30 marzo 2017
14:13

Sospese le trivelle nel Mar Ionio. È quanto ha deciso ieri il Tar del Lazio accogliendo le tesi difensive dell’avvocato Oreste Morcavallo nell’interesse dei Comuni di Rossano, Villapiana e Crosia.


I fatti. Era stata la Global Med LLC ad ottenere, con i decreti ministeriali i permessi di ricerca per idrocarburi liquidi e gassosi nel Mare Jonio, Zona marina "F", involgenti, le coste calabresi. Con istanza anche la Schlumberger Italiana S.p.a chiedeva il permesso per la prospezione di idrocarburi liquidi e gassosi e il Ministero competente rilasciava il provvedimento richiesto.


 

Così i Comuni di Rossano, Crosia e Villapiana, con il patrocinio Oreste Morcavallo, hanno proposto ricorso al Tar del Lazio, rilevando che i provvedimenti risultavano gravemente lesivi dell'integrità ambientale, paesaggistica ed archeologica delle zone interessate, e pesantemente incidenti sul già precario assetto turistico ed economico dei Comuni coinvolti.



Ora una prima battaglia è stata vinta. Il Tar del Lazio, ha infatti accolto l’istanza cautelare fissando l'udienza di merito al 25 ottobre 2017. "Sono particolarmente soddisfatto - ha commentato l'avvocato Oreste Morcavallo - per l'esito dei giudizi, per l'assoluta novità delle questioni giuridiche trattate e per i riflessi socio-economici, turistici e ambientali ricadenti sui territori interessati".

 

Contestualmente, il Tribunale amministrativo del Lazio -informa l'ufficio stampa della Giunta - ha accolto anche il ricorso presentato dalla Regione Calabria contro il decreto del ministero dell’Ambiente che autorizzava le trivellazioni nei mari regionali.
Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente della Regione Mario Oliverio e dall'assessora all'Ambiente Antonella Rizzo i quali hanno dichiarato che “con la sospensione del decreto ministeriale viene tutelato il patrimonio marino calabrese da attacchi che potevano mettere a rischio il suo stato di salute. Altro che silenzio. la Regione – hanno rimarcato - vigila e difende il territorio con i mezzi più idonei a sua disposizione”.


Accolte tutte le osservazioni mosse dalla Regione Calabria. Il ricorso voluto personalmente dal presidente Oliverio e dall’assessora Rizzo è stato curato dall’Avvocatura regionale.

 

Accolto anche il ricorso presentato dal Comune di Crotone. «Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha accolto il ricorso del Comune di Crotone avverso le trivellazioni in mare decretando la sospensiva. Una prima, importante vittoria della città e dei suoi cittadini, dei sindaci del territorio, di tutte le forze che in questi mesi abbiamo convogliato a difesa del nostro mare» - ha dichiarato il sindaco Ugo Pugliese.

 

Accolta l’istanza presentata dall’Avvocatura del Comune di Crotone, rappresentato dall’avvocato Rosa Russo e dall’Avvocato Paro Periti e la relativa tesi illustrata.

 

«Ho sempre sostenuto la pericolosità delle tecniche utilizzate per la ricerca di idrocarburi e mi sono battuto affinché questo attentato al nostro mare non si attuasse. L’accoglimento della sospensiva – conclude il primo cittadino - del nostro ricorso è un primo importante passo. Non molleremo la presa». (m.s.)

Giornalista
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