La denuncia

Scala Coeli, Legambiente chiede la verifica dell’eventuale abusività delle opere riguardanti la discarica Pipino

L'associazione si rivolge al presidente della Regione dopo che il Tribunale delle Acque ha rigettato il ricorso della Bieco riguardante il rifiuto di sdemanializzazione delle aste fluviali da parte dell'Agenzia del Demanio

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di Redazione Attualità
17 agosto 2024
11:50

«Con sentenza nr. 94/2024 RG n. 207/2021, pubblicata il 18/07/2024, il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche ha rigettato il ricorso della ditta Bieco S.r.l., quale proprietaria della discarica di rifiuti speciali non pericolosi di località Pipino nel comune di Scala Coeli, condannando la ricorrente al pagamento delle spese di giudizio». È quanto scrive Legambiente Calabria in merito alla decisione riguardante il ricorso della ditta contro il rigetto della richiesta di sdemanializzazione delle aste fluviali da parte dell'Agenzia del Demanio.

«Nella sentenza - sottolinea l'associazione - è specificato testualmente «che l’eventuale abusività delle opere non può che essere sanzionata con la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi"».


«Alla luce di quanto disposto dalla sentenza citata, Legambiente, a tutti i livelli associativi, chiede alla Regione Calabria, in persona del presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, di attivarsi urgentemente per compiere ogni opportuna verifica ai fini dell' ottemperanza della sentenza stessa».

«Inoltre - conclude la nota - l'associazione del Cigno verde chiede all’Ente gestore delle aste demaniali ed a tutti gli uffici interessati nella vicenda, di adottare i provvedimenti di propria competenza con l'auspicio che la tortuosa vicenda della discarica "Pipino" possa trovare una soluzione che risponda agli interessi dell'ambiente e della collettività».

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