Palmi, l'amministrazione comunale dichiara guerra all'abusivismo edilizio

VIDEO | La giunta sta predisponendo un piano articolato per contrastare le costruzioni private senza autorizzazioni. I dirigenti sono stati già incaricati del censimento, mentre si cercano risorse per le demolizioni

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di Francesco Altomonte
30 dicembre 2018
13:15

È un annuncio importante, un’assunzione di responsabilità della politica dopo decenni di gestione dissennata del territorio. L’amministrazione comunale di Palmi ha deciso di dichiarare guerra all’abusivismo edilizio, problema cronico che ha portato negli ultimi decenni alla costruzione di interi quartieri venuti su senza uno straccio di autorizzazione edilizia e ha avuto come conseguenza la devastazione di interi pezzi di territorio comunale. Il caso del quartiere marinaro di Tonnara, che abbiamo già documentato, è l’esempio più evidente di questa crescita senza regole dell’edilizia privata.

 


«Palmi così come molte realtà della Calabria – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Ranuccio – ha una presenza di immobili abusivi molto alto. Abbiamo ereditato una situazione complicata, parliamo di migliaia di casi, ma l’amministrazione sta lavorando per predisporre un piano articolato contro l’abusivismo. Abbiamo già fatto una delibera di giunta con la quale diamo mandato ai dirigenti per fare una ricognizione degli immobili abusivi, cercando di capire, intanto, quello di necessità da quello che non lo è. Subito dopo cercheremo risorse per passare alla fase esecutiva, cioè le demolizioni. Il caso della costa, del quartiere Tonnara purtroppo non è un caso isolato».

 

Un problema, quindi, che non riguarda solo zona marina della città e che non risparmia neanche parti del centro storico. In città sarebbero circa 3mila gli abusi edilizi censiti dagli uffici comunali. «È vero – ha aggiunto il primo cittadino – quello della costa è un problema serio, ma anche altri parti della città sono appesantite dal cemento. L’obiettivo di questa amministrazione, però, è quello di mettere un punto e passare alle demolizioni».

 

I tempi per una ricognizione e l’avvio del piano predisposto dall’amministrazione avrà tempi lunghi, ma un primo passo pare essere stato fatto. Un passo importante per lanciare un messaggio diverso e dare il via a una fase seria e civile di gestione del territorio e delle sue risorse.

 

«Il problema principale – ha affermato il comandante della polizia locale Francesco Managò – è la mancanza di un piano regolatore. Questo è un problema che affonda le radici negli ultimi 30 e forse anche 40 anni. La diretta conseguenza è che in questi anni sono nati interi quartieri completamente abusivi, senza opere di urbanizzazione. In 40 anni, che io sappia, non è mai stato demolito un immobile abusivo».

 

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