L'addio di Dominijanni

Oggi in Procura colleghi, giudici, amici hanno salutato il procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni che il 22 settembre prossimo si insedierà nell'Ufficio della città dello Stretto
di Gabriella Passariello
17 settembre 2015
17:34

C’erano proprio tutti oggi in Procura a salutare ufficialmente, il magistrato, il collega, l’amico Gerardo Dominijanni che il 22 settembre prossimo prenderà servizio in qualità di procuratore aggiunto nella città dello Stretto, dopo 15 anni di servizio a Catanzaro. Un traguardo meritato e atteso a lungo, per chi come lui in questi anni ha rinunciato a diversi incarichi pur di ottenere quello che voleva,  dove voleva. Dal procuratore capo Vincenzo Antonio Lombardo, al procuratore vicario Giovanni Bombardieri, al procuratore della Corte di appello Raffaele Mazzotta, tutti hanno voluto  rivolgere un grazie per il lavoro profuso in questi anni nell’Ufficio, ripercorrendo il suo enorme curriculum professionale.  Una lunga carriera iniziata nel 1989, è  stato giudice del Tribunale di Locri fino al 1993 ed ha poi lavorato, fino al 1997, all’Ufficio di gabinetto del Ministero della Giustizia. Dal 1997 al 2000 è stato assistente di studio alla Corte costituzionale. Poi il suo arrivo alla Procura della Repubblica di Catanzaro, dove è stato per un periodo coordinatore della Dda per poi transitare all’ordinaria nel delicato settore della Pubblica amministrazione. E ancora, consulente della Commissione parlamentare antimafia e di varie commissioni ministeriali tra cui quella sulla riforma del Codice di procedura penale. “ Per te la giustizia non è una parola con cui riempirsi la bocca, ma un obiettivo da perseguire. Sei per noi un esempio, non piaci a tutti… e nemmeno ci tieni. Schietto, tenace, appassionato, determinato. I sostituti procuratori attraverso la voce del pm Graziella Viscomi chiamata in gran parte a raccogliere la pesante eredità di Dominijanni, insieme al collega Alessandro Prontera, hanno salutato colui che odia la superficialità tanto quanto i vagabondi, considerandolo una guida, con cui hanno imparato a crescere. Lo definiscono pignolo fino all’inverosimile, uno che sul lavoro non fa sconti a nessuno, ma capace di riconoscere il talento e di portare in alto anche l’ultimo arrivato, purchè lo meriti. Non potevano mancare i saluti dei suoi fedeli collaboratori  il maresciallo dei carabinieri Raffaele Froio e il cancelliere Renato Guarnieri: “Porterà a Reggio oltre ai 15 anni vissuti insieme, tutto il nostro affetto”.

Gabriella Passariello

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