La lezione di 300 alunni in difesa del pianeta: «Odiare la plastica»

VIDEO - FOTO | Entusiasmo e grande partecipazione per il primo Festival dell’ambiente promosso dalla Diocesi di Mileto, Nicotera e Tropea al quale hanno partecipato numerosi istituti scolastici del Vibonese. Ecco chi ha vinto

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di E. D. G.
22 marzo 2019
23:30

«Non si è mai troppo piccoli per fare la differenza». Il messaggio di Greta Thunberg, la sedicenne svedese che sta mobilitando le nuove generazioni a difesa dell’ambiente, è tutto qui. Non conta quanti anni hai, ma quanto sei consapevole dei problemi e delle soluzioni. Si può fare la differenza anche mangiando uno snack e smaltendo correttamente la confezione che lo conteneva, soprattutto se di plastica.

Sembrano averlo capito bene i 300 alunni delle scuole elementari e medie che hanno partecipato al primo al primo Festival dell’ambiente, promosso dalla Diocesi di Mileto, Nicotera e Tropea in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, istituita dalle Nazioni unite e celebrata il 22 marzo.
Al concorso hanno aderito 8 istituti scolastici del Vibonese, per un totale di 23 classi, che hanno realizzato progetti finalizzati alla sensibilizzazione sulle tematiche di salvaguardia delle risorse idriche. Un importante momento educativo sul rispetto dell’ambiente, che ha consentito ai ragazzi di approfondire le problematiche maggiori e indagare le possibili soluzioni.


 

La giornata conclusiva, condotta dal giornalista Michele La Rocca, ha visto la premiazione dei lavori che hanno maggiormente colpito la giuria e si è tenuta nella sala consiliare della Provincia di Vibo Valentia, alla presenza di numerosi rappresentanti istituzionali, a cominciare dal prefetto Giuseppe Gualtieri. Presenti, inoltre, il commissario straordinario del Comune di Vibo Valentia, Giuseppe Guetta, il presidente della Provincia, Salvatore Solano, il deputato Antonio Viscomi, il presidente regionale del Movimento cristiani lavoratori, Vincenzo Massara, il presidente dell’associazione Vibo Insieme, Donatella Fazio, il presidente di Confindustria Vibo, Rocco Colacchio, Onofrio Casuscelli per la Camera di Commercio e Franco Saragò di Legambiente. 
A coordinare l’organizzazione della manifestazione per la Diocesi, è stato don Pietro Carnovale, direttore dell’Ufficio pastorale sociale e del lavoro.

 

I ragazzi, guidati dai docenti che li hanno seguiti in questo percorso formativo, hanno presentato disegni, plastici, collage, slide e video realizzati per competere con le altre scuole, nella consapevolezza, però, che quando in palio c’è la salvaguardia del pianeta, si vince o si perde tutti insieme. Ecco perché, più di una gara, è stata una festa, a cui tutti hanno partecipato con entusiasmo. Alla fine, comunque, la classifica è stata stilata e sul gradino più alto del podio sono saliti la scuola elementare di Vena Superiore e la scuola media Murmura di Vibo Valentia.
Tra le scuole medie, il secondo posto è andato, a pari merito, agli istituti di Ionadi e Piscopio. Terzo posto, invece, per la Don Mottola di Tropea e la Vespucci di Vibo Marina.
Per le scuole elementari, dietro quella di Vena Superiore, si è attestata al secondo posto sempre la Don Mottola di Tropea, mentre la terza posizione è stata occupata dalla scuola De Maria di Vibo Marina. Premi speciali della giuria, inoltre, sono stati assegnati alle scuole di San Costantino e di Francica.

 


Particolare interesse hanno suscitato i progetti realizzati dai ragazzi dell’istituto Murmura, coordinati dalla docente Francesca Tulino: due pannelli 70 ×100 in acrilico e materiali da riciclo, che con la tecnica del collage in 3D illustrano le conseguenze dell'inquinamento sull’ecosistema marino.

Infine, la redazione giornalistica della scuola, formata dagli stessi studenti, ha presentato un servizio video con la testimonianza di due sub esperti, Nico Barbuto e Massimiliano Grandinetti, invitati a tenere una conferenza nell’istituto vibonese e intervistati dagli studenti, che hanno chiesto loro cosa possono fare bambini e ragazzi per salvaguardare l’ambiente marino. La risposta dei due subacquei è stata tranciante: «Dovete odiare la plastica come la odiamo noi».

 

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