Motta San Giovanni, protesta contro la riapertura della vecchia discarica

VIDEO | Ad opporsi alla riattivazione del sito di Comunia sono il Comune e i cittadini. La popolazione preoccupata dal progetto della Regione Calabria, è scesa in piazza per protestare

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di Giovanni Verduci
21 febbraio 2019
19:13

«L’Amministrazione comunale di Motta San Giovanni è contraria all’ipotesi paventata di una riapertura della discarica di Comunia». Giovanni Verduci, primo cittadino del comune dell’area grecanica, taglia subito il discorso e rimanda al mittente le polemiche politiche degli ultimi giorni.

«Noi - prosegue il sindaco Verduci - siamo dalla parte della cittadinanza e non una loro contro parte».


La discarica a Comunia non la vuole più nessuno. Né l’amministrazione comunale, né i cittadini di Motta San Giovanni. La popolazione, preoccupata dal progetto della Regione Calabria di riattivare il sito, ampliandolo per stoccare gli scarti dell’impianto di Sambatello, è scesa in piazza scegliendo di sposare la trasparenza e la salute.

Il Comune, guidato dal primo cittadino Giovanni Verduci, ha bocciato l’idea, ha sposato la protesta della gente e reclama la completa bonifica dei luoghi.
La paura di malattie e di vedere crescere il numero delle persone finite a riposare al camposanto per decessi legati a patologie tumorali ha messo sul chi va la il territorio.

 

La voce della popolazione

«La discarica non deve riaprire - dice Rosa Di Benedetto - è troppo alto il rischio di contrarre malattie. Mio figlio è morto giovanissimo per un tumore alla gola».

Nessuno, fra Lazzaro e Motta, vuole rivedere aperti i cancelli di Comunia, chiusi nel 2013 dopo 17 anni di sfruttamento intensivo, e respirare i miasmi della discarica. Marco Albano mette in risalto il continuo e insopportabile olezzo che raggiunge Lazzaro, frazione marina di Motta San Giovanni, nelle giornate di tramontana.

Arrivare sul piano di pesatura degli autoarticolati che portavano la spazzatura fra le colline di Lazzaro non è cosa facile. La strada è segnata da diverse frane e per lunghi tratti è pericolosa quasi impossibile da percorrere. La gente, poi, non vuole più rivedere la lunga teoria di camion che attraversavano l’abitato di Lazzaro stracolmi di immondizia.

La necessità di realizzare una strada sicura per l’accesso alla zona collinare dove è stato realizzato l’impianto di stoccaggio dei rifiuti, dove è anche operativa l’isola ecologica del comune mottese, è stata messa in risalto da Giovanni Chirico e Consolato Neri.

 

Il Comune ricorre al Consiglio di Stato

Il sindaco di Motta San Giovanni è pronto a portare questa battaglia davanti al Consiglio di Stato per chiamare alle proprie responsabilità l’amministrazione regionale e tutte le altre istituzioni interessate.

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