Gestione rifiuti a Crotone, la ricetta del Movimento 5 Stelle

VIDEO | E' prevista per domenica l'iniziativa “Da rifiuti a risorse”, che vedrà l'intervento dei parlamentari calabresi. L'evento è stato presentato dai consiglieri comunali pentastellati

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di Giuseppe Laratta
6 settembre 2018
14:17
I consiglieri comunali pentastellati di Crotone Ilario Sorgiovanni e Andrea Correggia
I consiglieri comunali pentastellati di Crotone Ilario Sorgiovanni e Andrea Correggia

Si terrà domenica a Crotone l'iniziativa “Da rifiuti a risorse”, organizzata dal Movimento 5 Stelle con la partecipazione dei parlamentari Paolo Parentela, Giuseppe D'Ippolito, Elisabetta Barbuto e Margherita Corrado, e dei consiglieri comunali pitagorici Andrea Correggia e Ilario Sorgiovanni. Un momento d'incontro, di discussione e proposta sul tema della gestione dei rifiuti in Calabria, anche in vista delle elezioni regionali che si terranno tra un anno, nelle quali i pentastellati vorranno fare da protagonisti. Secondo il Movimento pitagorico, in Calabria, ed ancor di più nella provincia di Crotone, la gestione dei rifiuti ha da sempre rappresentato un business per la criminalità organizzata e per colletti bianchi e politici.

L'iniziativa è stata presentata questa mattina dai consiglieri Correggia e Sorgiovanni: «nella prima parte della giornata – ha dichiarato Correggia – spiegheremo un po' com'è la legge regionale, qual è il percorso per i rifiuti zero, e chiederemo ai cittadini e agli attivisti di fare delle proposte poiché, in vista delle Regionali, non discutiamo di poltrone, ma di proposte. L'argomento principale per la prossima campagna elettorale dovrebbe essere proprio l'ambiente, in Calabria la situazione ambientale è molto grave, e noi vorremmo proprio partire dai rifiuti in quanto risorsa, e possono essere anche una via di sviluppo per il territorio, visto che la raccolta differenziata porta anche lavoro».


Per quanto concerne la situazione raccolta differenziata a Crotone, «è drammatica – continua il consigliere Correggia – siamo in netto ritardo per quanto previsto dal progetto finanziato dalla Regione. Doveva già partire quest'anno il porta a porta, non è partito, e probabilmente partirà nel 2019. Siamo in ritardo e non raggiungeremo l'obiettivo del 65% per il 2020, e questo porterà a dover restituire il finanziamento alla Regione».

Giornalista
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