Attivata la task force per la prevenzione degli incendi boschivi

VIDEO | Incontro istituzionale, coordinato dal prefetto di Catanzaro Francesca Ferrandino, con il presidente della Regione Mario Oliverio. Già operative le squadre di Calabria Verde, preposte allo spegnimento dei focolai

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di Salvatore Bruno
29 marzo 2019
19:16

Ci sono i cinque prefetti calabresi, coordinati da Francesca Ferrandino, il presidente della Regione Mario Oliverio, i vigili del fuoco, i funzionari di Calabria Verde e della Protezione civile, i carabinieri forestali, con il comandante regionale Giorgio Maria Borrelli e il presidente di Anci Calabria Gianluca Callipo, in rappresentanza dei sindaci. Sono riuniti a Cosenza per costruire un comune fronte istituzionale contro il rischio degli incendi boschivi.

Istituzioni in campo per garantire la sicurezza

La prevenzione è lo strumento più efficace: dopo l’annus horribilis, il 2017, la sinergia tra i vari enti ed i diversi corpi impiegati nel contrasto al fenomeno dei roghi ha prodotto nel 2018, ottimi risultati. La positiva esperienza è stata quindi riproposta ed allargata anche al pericolo di altre tipologie di catastrofi naturali. Entro il 30 aprile la Regione approverà il Piano antincendi. Nel frattempo Calabria Verde, a cui sono delegate le operazioni di spegnimenti dei focolai boschivi, ha attivato un notevole spiegamento di forze, sottolineato dal commissario straordinario Aloisio Mariggiò.


L'impegno di Oliverio: «Stanziati 10 milioni di euro»

Nel corso della riunione il presidente della Regione Mario Oliverio ha annunciato lo stanziamento di 10 milioni di euro destinati alla campagna antincendi 2019. «I mesi che abbiamo davanti, aprile e maggio- ha detto tra l'altro - devono essere destinati soprattutto alla prevenzione, con una attenzione che deve essere volta alla sensibilizzazione dei comuni e dei cittadini. La prevenzione si realizza non affidandola o delegandola ad un ente, ma se si eleva la consapevolezza della gente. C'è poi - ha aggiunto - una funzione importante per le Province lungo la viabilità secondaria, quella che si dirama in modo particolare in montagna ed in collina, in aree più esposte agli incendi,  attraversate da una rete stradale spesso lasciata nell’incuria dal punto di vista della pulizia e del taglio erba. Considero importante anche il catasto degli incendi - ha concludo il presidente Oliverio - per rilevare e mappare quella che può essere l’intenzionalità che c’è dietro ad ogni rogo».

Giornalista
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