Palazzo degli ignobili, lo scambio di favori di politici e vigili

Nel giro delle multe cancellate anche tre carabinieri, che falsamente hanno attestato di aver utilizzato l'auto per motivi di servizio inducendo in errore la Polizia municipale che ha cancellate le multe
di Gabriella Passariello
22 aprile 2015
10:17

Dall’ordinanza firmata dal gip del Tribunale di Catanzaro Ilaria Tarantino dove risultano i nomi dei 40 indagati travolti nell’inchiesta Palazzo degli ignobili aperta dal sostituto procuratore della Repubblica Gerardo Dominijanni emergono nuovi dettagli sui favori che politici e vigili si sarebbero scambiati per un parcheggio, incorrendo nei reato di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e abuso di ufficio. Il tenente colonello Salvatore Tarantino della Polizia municipale per venire incontro alle richieste del primo cittadino Sergio Abramo e del consigliere Domenico Tallini, richieste dirette a fini esclusivamente politici all’annullamento di 11 verbali elevati in data 18 ottobre 2013 in occasione della partita di calcio Catanzaro- Ascoli, con l’avallo di Abramo, Tallini e del Comandante di vigili Giuseppe Antonio Salerno, avrebbe redatto una relazione di servizio il giorno dopo il fatto , dichiarando di aver disposto in occasione degli incontri di calcio, per motivi di ordine pubblico, “di agevolare la sosta nelle vie adiacenti e prossime allo stadio, affermando il falso nell’aggiungere: “anche nelle zone normalmente vietate, raccomandando agli agenti operanti di far sostare  in divieto pur garantendo il transito nei due sensi di marcia”. Verbali stracciati  procurando intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale e politico alla Giunta municipale presieduta da Abramo e un danno al Comune. Dalle carte emerge un altro particolare che coinvolge in prima persona tre carabinieri. Il 12 novembre del 2013 Antonio Celi comandante della stazione dei carabinieri di Zagarise avrebbe attestato falsamente che l’auto era stata utilizzata da Usai Pasqualina  e Antimo Paternuosto, coniugi e rispettivamente marescialli  dell’arma in servizio alla Stazione di Pentone e Zagarise,  per motivi di lavoro e non personali, inducendo in errore i vigili che sulla base di questo presupposto procedevano all’annullamento della multa.

Gabriella Passariello

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