Reggio Calabria, presentata la nuova giunta targata Falcomatà

A quasi due mesi dall’annuncio del rimpasto oggi la presentazione dei nuovi assessori. Tre nuovi ingressi e tra le riconferme Angela Marcianò e Giuseppe Marino. Armando Neri è invece il nuovo vicesindaco
di Riccardo Tripepi
24 dicembre 2016
12:16

Giuseppe Falcomatà scarta la sua nuova giunta proprio alla vigilia di Natale. Quasi due mesi dopo l’annuncio del rimpasto e la rimessione delle deleghe degli assessori nelle mani del primo cittadino. Un’infinità di tempo per una città che invece aspetta risposte immediate per uscire da un’emergenza senza fine.


Il primo cittadino, al momento della decisione di rimodulare l’esecutivo, aveva detto che dopo due anni qualche aggiustamento era da considerarsi più che fisiologico.


Ed invece più che di aggiustamento si può parlare di vera e propria rivoluzione. Tre sono gli assessori che vanno via, tutte donne: Patrizia Nardi, Mattia Neto e Agata Quattrone. Verranno sostituite da Irene Calabrò che andrà al Bilancio entrando in quota socialista, così come da accordi pre-elettorali; da Lucia Nucera, in area Sebi Romeo, che andrà ad occuparsi di Politiche Sociali e di Anna Nucera, sorella del consigliere regionale Giovanni Nucera di Sel, che andrà alla Pubblica Istruzione.

Ma anche tra i confermati il sindaco ha deciso una rotazione quasi totale delle deleghe. E così, ad esempio, l’assessore al Bilancio Neri ha lasciato l’incarico per divenire vicesindaco, mentre il suo predecessore Anghelone andrà al Personale, mentre Giovanni Muraca lascerà la Polizia Municipale per cederla a Nino Zimbalatti dal quale riceverà in cambio le politiche ambientali.

Gli unici confermati sono Giuseppe Marino che tiene le Politiche Comunitarie e si vede assegnata anche la delega alla samrt city. E poi proprio lei Angela Marcianò, che rimane ferma ai Lavori Pubblici, dopo i momenti difficili vissuti e dopo aver visto il proprio nome sbattuto quotidianamente sugli organi di stampa come l’indiziata numero uno a lasciare lo scranno. “Adesso lasciatela lavorare” il commento del primo cittadino che ha voluto spazzare via ogni polemica ,ma che adesso deve davvero accelerare. Due mesi per un rimpasto più che ad un esecutivo smart sarebbero attribuibili alle giunte antecedenti al maggioritario da realizzare con il manuale Cencelli sul comodino.


Riccardo Tripepi

 

 

Giornalista
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