“Polyhedron”, il pm: «Punti di contatto con l’omicidio del piccolo Cocò»

Le dichiarazioni del Procuratore Eugenio Facciolla nel corso della conferenza stampa relativa all'operazione che ha portato stamani a nove arresti: «La moglie del boss Donato aveva assunto un ruolo di vertice»
27 settembre 2016
13:19

«In un territorio come quello della Sibaritide, collegato a Castrovillari, c'è un enorme traffico di droga, che rappresenta il punto di contatto con l'omicidio del piccolo Coco' in virtù proprio di alcuni accordi di spartizione del territorio, che è in continuo movimento perché cambiano continuamente alleanze e strategie».

 


Lo ha detto il Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla, nel corso della conferenza stampa in merito all'operazione, denominata "Polihedron", che ha portato ai nove arresti eseguiti dai carabinieri. Gli indagati sono in tutto 18, più tre minori, su cui sta procedendo la Procura dei minorenni di Catanzaro.

 

Colpo al clan Donato, eseguiti numerosi arresti VIDEO-NOMI-FOTO 

 

Facciolla, facendo riferimento a Vittoria Bellusci, moglie di Cosimo Donato, ha detto che la donna «aveva assunto un ruolo di vertice dopo essere subentrata al marito nella gestione degli affari del gruppo criminale, facendo da intermediaria. Dalle indagini è emerso anche un cospicuo traffico di banconote false. Mille euro falsi costavano 300 euro veri».

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