Processo Perseo, Bevilacqua condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione

E' stata emessa nel pomeriggio di ieri la sentenza per Giampaolo Bevilacqua, nell’ambito del processo Perseo. Regge l’accusa di associazione mafiosa
di Redazione
17 luglio 2015
09:32

Bevilacqua era stato coinvolto nell'ambito dell'operazione “Perseo” per concorso esterno in associazione mafiosa dei Giampà e per un presunto episodio di estorsione quando avrebbe preteso lo sconto per l'acquisto di tute da ginnastica per alcuni detenuti del clan.
Era stato presentato ai giudici, come prova, uno scontrino fiscale con su scritta la firma di Bevilacqua.


 Il giudice Carè aveva disposto la perizia sullo scontrino che aveva accertato l’autenticità della firma ma che non si potesse comunque stabilire una datazione certa per lo stesso scontrino benché risalente nel tempo.

 

In aula oggi il legale dell’ex consigliere, Francesco Gambardella, aveva chiesto l’assoluzione per il suo assistito mentre il pm Elio Romano aveva avanzato la richiesta di condanna a dieci anni.

 

Respinto il primo capo d'accusa, ma resta quello di concorso esterno in associazione mafiosa. Bevilacqua è stato interdetto dai pubblici uffici per cinque anni e al risarcimento delle parti civili: 15.000 euro al Comune di Lamezia e 10.000 euro ciascuno all'Associazione Antiracket e al Fai. Bevilacqua dovrà anche pagare le spese processuali che consistono in 1.800 euro per ciascuna delle parti.

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