Cetraro, chiuso per ferie il pronto soccorso ginecologico (VIDEO)

L'assenza di sette medici su nove ha causato lo slittamento dei pazienti verso gli ospedali di Cosenza e Castrovvilari
di Salvatore Bruno
18 agosto 2017
14:30

Si tinge di giallo la vicenda della sospensione dei servizi di pronto soccorso ginecologico, determinati dalla contemporanea assenza di sette medici sui nove impiegati nel reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Cetraro. La carenza di personale, dovuta a ferie, maternità e malattia, ha indotto a dirottare i casi urgenti verso i presidi di Cosenza e Castrovillari, tra il 14 ed il 16 agosto, proprio nel periodo di maggiore affluenza turistica lungo la costa tirrenica.

 


Il caso è esploso alla vigilia di Ferragosto quando il direttore sanitario del nosocomio, Vincenzo Cesareo, dopo aver preso atto della mancanza di quasi tutti i medici del reparto, ha diramato una nota per comunicare la temporanea chiusura del servizio di emergenza, senza preventivamente informare la direzione generale. La vicenda tuttavia, sarebbe solo la punta dell’iceberg dello stato di tensione da tempo latente all’interno dell’unità operativa complessa dell’ospedale cetrarese, in cui i contrasti interni avrebbero determinato anche un sensibile calo degli accessi da parte dell’utenza. Il punto nascita nell’ultimo anno ha registrato appena 465 parti, al di sotto della soglia minima dei 500 necessari per rimanere aperti. Ad alimentare i mal di pancia ci sarebbe anche la mancata nomina del dirigente. Il posto è vacante dal marzo 2014, data del collocamento a riposo della dottoressa Anna Mistorni.

 

Le funzioni di primario sono provvisoriamente esercitate dal dott. Domenico Introini in attesa che vengano completate le procedure di selezione per la nomina del nuovo direttore. La terna degli aspiranti dirigenti, composta da Raffaele Misasi, Gaetano Gigli e Angelo Cannizzaro, è da tempo sul tavolo di Raffaele Mauro, ma la scelta è ritardata da alcuni ricorsi perdenti al Tar. Nel frattempo, sul caso specifico, l’Asp ha preannunciato un formale esposto alla procura per verificare eventuali responsabilità nella interruzione del servizio. Dei sette medici assenti due erano in ferie, due in maternità, uno reduce da un infortunio attestato dal pronto soccorso mentre due hanno inviato un certificato di malattia. Inviata la visita fiscale.    

Giornalista
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