Farmacista sequestrato e mai tornato, ricordo a Montebello

A Montebello Ionico, dopo 37 anni di colpevole oblio, hanno deciso di ricordarlo. C'erano anche i figli, uno di loro ai nostri microfoni dice: i sequestratori non meritano nessuna mia parola
di Agostino Pantano
9 novembre 2017
14:37

Esce dall’obblio il nome di Giuseppe Gullì, il farmacista di Montebello Ionico rapito nel 1980 e mai restituito alla famiglia. Su iniziativa del Comune, gli è stata intitolata una struttura sanitaria nel corso di una partecipatissima cerimonia in cui – alla presenza dei tre figli del medico tornati in Calabria per l’occasione – è stata rivissuta quella triste pagine della storia criminale della Locride.

“Non meritano alcuna mia parola”, ha detto ai nostri microfoni Paolo Gullì – figlio del farmacista – a proposito degli esecutori del rapimento. Riconosciuto finalmente come “vittima di mafia”, Giuseppe Gullì è stato ricordato grazie alla collaborazione tra l’associazione Libera e il Comune, che, in occasione dell’ultima “giornata della memoria” celebrata a Locri, si era impegnato a onorare il professionista.


Giornalista
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