Si tratta di Gianni e Pasquale Remo. Secondo gli inquirenti avrebbero beneficiato della vicinanza della cosca Labate conosciuta nello Stretto con il soprannome “Ti mangiu”
di Redazione
Si tratta di Gianni e Pasquale Remo. Secondo gli inquirenti avrebbero beneficiato della vicinanza della cosca Labate conosciuta nello Stretto con il soprannome “Ti mangiu”
La sconvolgente testimonianza di un imprenditore ai magistrati della Dda di Reggio Calabria su un’estorsione folle della cosca Labate. La paura di essere ucciso e l’impotenza di fronte al boss latitante
È inquietante lo spaccato che emerge dalle carte dell’inchiesta “Heliantus”. Nomi e cifre delle estorsioni dovevano rimanere segrete. E per farlo non si esitò a coinvolgere la minore con la complicità dei genitori