“Caso Tiffany”, il Brescia: «Con in campo tre trans vinceremmo il campionato»

Continua a far parlare il caso di Tiffany Pereira, la giocatrice del Palmi che prima era Rodrigo. Il direttore generale della squadra bresciana: «Temiamo un'apertura verso un mondo che deve essere regolamentato dalla federazione»
di Redazione
22 febbraio 2017
13:11
Tiffany Pereira
Tiffany Pereira

«Cosa succede se andiamo in Brasile, ingaggiamo tre trans e le portiamo a giocare nel campionato di A2 femminile? Vinciamo il campionato. Ma così non può andare bene».

 


Ad affermarlo Emanuele Catania, direttore generale della squadra bresciana di volley Millenium che milita nello stesso campionato di Serie A2 con Palmi dove gioca Tiffany Pereira, giocatrice donna dopo l'intervento per cambiare sesso.

 

«Nulla contro di lei, ma temiamo un'apertura verso un mondo che deve essere regolamentato dalla federazione» dice il dirigente bresciano che sull'ipotesi class action ventilata oggi dall'edizione bresciana del Corriere delle Sera sostiene: «Non potrà mai partire da noi e deve essere un'azione eventualmente decisa da tutti, come quella estrema di fermare il campionato». Catania chiede alla Federazione del Volley: «regole precise e chiarezza altrimenti anche noi guardiamo al mercato dei trans che non avevamo mai considerato». (ANSA)

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