Catanzaro, assunzioni al Pugliese: il Tar annulla gli atti del management

La determinazione dell’azienda ospedaliera era stata impugnata dai tecnici di laboratorio inseriti in posizione di idoneità nella graduatoria espletata dal Bianchi-Melacrino-Morelli
di Luana  Costa
6 giugno 2017
17:54

La seconda sezione del Tribunale amministrativo della Calabria ha disposto l’annullamento della nota dell’azienda sanitaria provinciale e della determinazione assunta dall’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro con cui si era proceduto all’assunzione di quattro tecnici di laboratorio. I provvedimenti erano stati impugnati dai tecnici di laboratorio collocati in posizione di idoneità nella graduatoria approvata dall’azienda ospedaliera “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria: Valentina Teresa Gatto, Sebastiano Atepi, Fabio Renato Floccari, Angela Maria Lo Giudice, Rosangela Surace, Francesco Bosurgi, Carmela Maria Anna Zumbo, Silvio Mannu, Maria Grazia Caccamo, Domenica Crupi.

 


I ricorrenti avevano infatti sostento che l’azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio”, una volta determinatasi ad effettuare assunzioni tramite l’escussione di graduatorie di pubblici concorsi approvate da altre amministrazioni, avrebbe dovuto avviare una effettiva ed attenta procedura in relazione alla necessità di operare una puntuale ricognizione circa l’esistenza di valide graduatorie concorsuali presso tutte le strutture sanitarie regionali. Il management del Pugliese, in applicazione del principio generale “cronologico”, avrebbe quindi dovuto scorrere la graduatoria più risalente nel tempo che, nel caso di specie, è quella alla quale i ricorrenti risultano in posizione di idoneità rispetto a quella utilizzata e pubblicata dall’Asp di Catanzaro.

 

La seconda sezione del Tar Calabria (presidente Salvatore Schillaci, estensore Emiliano Raganella) ha accolto il ricorso annullando il provvedimento impugnato con la seguente motivazione: “L’azienda, una volta determinatasi ad effettuare le assunzioni mediante l’utilizzo di graduatorie di pubblici concorsi approvate da altre amministrazioni, avrebbe dovuto consultare tutte le strutture sanitarie regionali onde accertarsi dell’esistenza di graduatorie valide per il medesimo profilo professionale richiesti. Di contro, l’azienda “Pugliese-Ciaccio”, non ha svolto alcuna preventiva attività di monitoraggio limitandosi a interpellare unicamente l’azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e in tal modo comprimendo illegittimamente il ventaglio delle graduatorie cui attingere, ancora valide ed efficaci, e relative a procedure concorsuali indette dalle altre aziende sanitarie”.

 

Luana Costa

Giornalista
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