Giornata mondiale contro l’Aids: a Lamezia e Catanzaro si parla di prevenzione

Agli incontri hanno partecipato in larga parte gli studenti. Rimarcato il problema delle diagnosi tardive
di Redazione
2 dicembre 2017
11:00

L’Hiv, da malattia mortale è passata, negli ultimi 20 anni,  a patologia cronica grazie ai nuovi farmaci, ma resta un virus assai aggressivo e, a volte, mortale. Secondo la World Health Organization  sono stati accertati 36.7 milioni di nuovi casi alla fine del 2016 con 1 milione di decessi dovuti a problemi di salute legati alla malattia. In Italia la situazione, così come illustrata dall’Istituto superiore di Sanità, non permette di abbassare la guardia: oltre 3000 sono state infatti le nuove diagnosi di infezione in Italia e vi è un allarme contagio soprattutto tra i giovani under 25.

 

World Aids Day

Ed è proprio in occasione del World Aids Day 2017 la giornata mondiale contro l’Aids, che Croce Rossa Italiana, il Sism e Arcigay Fenice Catanzaro con l’Associazione Donne Giuriste Italia e Smak Onlus hanno organizzato una giornata di informazione che si è tenuta in mattinata all’istituto tecnico di Lamezia Terme con le classi quinte.


Gli interventi

Ai ragazzi, Noemi Cimbalo del Sism ha spiegato cos’è l’Hiv e la differenza con l’Aids, mentre Martina Raffaele di Croce Rossa ha esposto i dati nazionali e locali e il rischio di stigma sociali che hanno le persone siero positive. E’ intervenuta, inoltre, la scrittrice e attrice Anna Macrì che con il suo stile provocatorio ha evidenziato l’importanza dell’educazione sessuale e sentimentale nelle scuole per focalizzarsi su una cultura della prevenzione. Per spiegare ai ragazzi gli aspetti legali è intervenuta via Skype Alessia Bausone, dottoranda di ricerca della Magna Graecia, che ha parlato della legge nazionale sull’AIDS e dell’importanza, non della obbligatorietà, del test Hiv e dell’obbligo, invece, del rispetto della riservatezza dei pazienti e del segreto professionale posto in capo agli operatori sanitari, fino alla Carta delle Nazioni Unite sui diritti dei bambini sieropositivi. Ha concluso Maria Luisa Mamone di Arcigay Fenice Catanzaro.

 

Alla fine degli interventi i ragazzi hanno posto delle domande anonime che sono state lette e sulle quali si è aperto dibattito. Nel pomeriggio, invece, ulteriori attività divulgative si sono svolte presso il Polivalente di Catanzaro, per la “giornata della prevenzione” con i gadget di lovematch.

 "Le diagnosi tardive"

Il problema dell’Hiv oggi è dovuto in parte alle diagnosi tardive, che riguarda il 51% delle persone che si ammalano, e che quindi sono contagiose per anni senza saperlo. L’intento delle nostre iniziative di oggi è di responsabilizzare e sensibilizzare i giovani ad un sesso consapevole, senza ipocrisie, ma con la coscienza che un piacere del momento non debba condizionargli la vita” dichiara Antonio Migliazza, segretario di Arci Gay Fenice Catanzaro e moderatore della sessione pomeridiana.

 

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