Salvini a Rosarno: «I primi razzisti sono di sinistra perchè vogliono schiavi» (VIDEO)

Nella seconda tappa del suo tour in Calabria, il leader della Lega è accolto con un bagno di folla. Sulla ‘ndrangheta dice: «A me fa schifo, stiano lontane persone con certe intenzioni»
di Erica Cunsolo
18 marzo 2018
07:14
Salvini a Rosarno
Salvini a Rosarno

Una sala stracolma ad attenderlo, la canzone della Lega “Salvini premier” seguita dall’Inno di Mameli. Un’atmosfera da raduno di Pontida, merito anche della giornata uggiosa che crea la suggestione di stare in Pianura Padana più che al Sud. Ma in realtà la folla che lo acclama nell’auditorium del Liceo Scientifico R. Piria è quella dell’elettorato della piana di Gioia tauro. Matteo Salvini arriva a Rosarno, seconda tappa del suo tour in Calabria, per ringraziare i cittadini che con il loro voto lo hanno reso senatore.

 


Accompagnato dal neo eletto deputato Domenico Furgiuele, è stato accolto dai suoi sostenitori rosarnesi: Vincenzo Gioffrè, candidato alla Camera e dal gruppo consiliare in Comune, rappresentato da Giusy Zungri ed Enzo Cusato.  A dargli il benvenuto anche la preside del liceo Maria Rosaria Russo. Seduto in prima fila anche Antonio De Lorenzo vice sindaco di San Ferdinando, il paese della Tendopoli.

 

 «Un po’ di lavoro in più, un po’ di immigrati clandestini in meno» promette subito il segretario della Lega. «I primi razzisti sono di sinistra, perché vogliono gli schiavi. Io schiavi nel 2018 non ne voglio. Io voglio che il lavoro sia lavoro, non sfruttamento» così Matteo Salvini nella città che l’opinione pubblica associa al problema dell’immigrazione. Spera di tornarci da Presidente del Consiglio perché crede che ci sia altro su cui investire e credere aldilà dei luoghi comuni. Sulla mafia dice «a me landrangheta fa schifo, che stiano lontane da me persone che hanno certe intenzioni».

Dopo aver ribadito gli impegni e gli obiettivi già esposti a Lamezia, prima tappa calabrese, confida di apprezzare i prodotti del territorio, di ammirare la letteratura di Corrado Alvaro, che la canzone preferita della figlioletta è “Ma il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano, e di aver anticipato telefonicamente a Rino Gattuso che avrebbe salutato la sua terra pure per lui, in attesa di rivederlo a San Siro. Si conclude con foto e selfie di rito, concessi ad ogni spettatore, la giornata del leader del carroccio divenuto Senatore di Calabria.

 

Erica Cunsolo

 

Giornalista
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