Il Pd vuole Minniti candidato in Calabria. Venerdì la direzione nazionale

I big del partito chiedono la sua candidatura in Regione, mentre la federazione reggina appronta un documento. Nel frattempo spuntano i nomi di Marino e Schirripa
di Riccardo Tripepi
23 gennaio 2018
17:12

Marco Minniti candidato in Calabria. Ormai è un vero e proprio mantra quello che si sta diffondendo all’interno del Pd calabrese che vuole un impegno in prima persona del ministro dell’Interno del governo Gentiloni nella sua regione, nonostante le voci di un suo possibile schieramento nelle Marche.

Aveva iniziato qualche giorno fa Mario Oliverio dicendo che sarebbe “un orgoglio” per la Calabria avere la candidatura del ministro dell’Interno. Anche se in contemporanea a candidature in altre Regioni italiane. «Comprendo le ragioni di una candidatura di Minniti, in quanto ministro dell’Interno, in altre realtà del Paese. Francamente però – aveva detto Oliverio - non si motiverebbe una non candidatura nella sua Regione, dal momento che la legge prevede la possibilità di più candidature in diverse circoscrizioni elettorali».


Sulla richiesta esplicita di candidatura in Calabria di Marco Minniti, si sono poi espressi due capigruppo del Pd calabresi. Il primo è stato l'attuale guida del gruppo in Consiglio regionale, Seby Romeo, il secondo e ultimo in ordine di tempo, è stato Antonino Castorina, capogruppo al Comune di Reggio, città d’origine del ministro. Quest’ultimo si starebbe facendo promotore anche di un documento da sottoporre alla federazione del partito reggino per sollecitare la candidatura del ministro.

Evidentemente anche un modo per evitare sorprese e ridurre lo spazio per candidature da proporzionale percepire come “aliene” dal Pd reggino. Inevitabile in questo senso pensare alla possibile indicazione dell’ex assessore ai Lavori Pubblici del Comune Angela Marcianò, letteralmente scomparsa dalla vita del partito dopo il suon ingresso in direzione nazionale.

Ma a Reggio la corsa verso le candidature si presenta assai complicata dopo la fuga dei big (Falcomatà, Romeo e Irto) e il ritiro di Demetrio Battaglia. C’è paura di perdere agli uninominali e si studiano candidature in grado di attrarre consenso. Nei collegi cittadini si fanno i nomi del consigliere regionale Mimmetto Battaglia e anche dell’assessore alle Politiche europee del Comune Giuseppe Marino. Per il collegio della Limina spunta anche il nome di Marco Schirripa, uno dei millennials voluto da Renzi nella direzione nazionale del partito.

 

Riccardo Tripepi

Giornalista
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