Damiano a Catanzaro per rafforzare la corrente Sinistra Pd

Il presidente della commissione Lavoro ha parlato di operazione di esclusione nei confronti della mozione Orlando nella fase congressuale
di Luana  Costa
23 giugno 2017
15:02

“Se qualcuno mi domanda ti piace questo partito? Non tanto. Io sono sincero. Renzi ti piace? Poco, così così. Per carità, lui è il segretario e io sono vecchia scuola di sinistra però a me questo gruppo dirigente non piace, non è nelle mie corde”. Così il presidente della commissione Lavoro della Camera dei Deputati, Cesare Damiano, oggi in Calabria per rafforzare la corrente che fa capo al suo nome Sinistra Pd ma che nella fase congressuale del Partito Democratico si era riunita attorno alla figura del Guardasigilli, Andrea Orlando. A Catanzaro è stato accolto all’interno della sede dell’associazione “Il Campo” presieduta da Giuseppe Soriero.All'incontro erano presenti numerosi sostenitori del leader del movimento civico Cambiavento, i quali hanno espresso pesanti accuse nei confronti del Partito Democratico locale accusato di aver imbarcato all'interno della coalizione di centrosinistra assembrata nel corso della campagna elettorale molti consiglieri comunali appartenenti alla maggioranza di centrodestra.

 


“Io ho un’altra scuola e un altro mondo. Può darsi che possa piacere, forse non a tutti i giovani anche a una parte degli anziani che hanno votato abbondantemente alle primarie. Io mi trovo a disagio e comprendo le difficoltà che vivete tutti però ho deciso di continuare a condurre la mia battaglia dentro il Partito Democratico. Io non rinuncio perché il ragionamento che faccio è: questo partito arriverà ad un bivio. Vado con Pisapia o con Berlusconi? Io tiro per andare con Pisapia. E se il mio partito dovesse avere in mente, perché le elezioni non danno la maggioranza, di fare una coalizione con Berlusconi io e Orlando abbiamo chiesto di fare un referendum tra gli iscritti al partito ma anche di fare un congresso straordinario su quel punto non per rinnovare gli organi dirigenti. Perché andare di qui o di lì è una questione di identità valoriale e anche ideologica. Io la grande coalizione con Berlusconi non la voglio fare ma io sto dentro perché credo che sia necessario mantenere un’anima di sinistra dentro il Partito Democratico senza farsi mettere il bavaglio”.

 

“Come sinistra Pd noi che vogliamo fare? La frazione della frazione? No. Vogliamo essere i laburisti dell’area Orlando portare le tematiche del lavoro, dello stato sociale, dei giovani, dell’occupazione, della manifattura. E mettiamo a disposizione Sinistra Pd per fare un’area unitaria con Orlando come leader di riferimento. Tutti debbono concorrere ad unificare, noi nel frattempo abbiamo costruito in tutta Italia la nostra identità di Sinistra Pd che mettiamo a disposizione a patto di essere inclusi. Qui in Calabria è stata fatta un’operazione di esclusione nei nostri confronti, non ci sta bene. Qui è evidente che abbiamo messo insieme un po' di tutto e qualcuno ha persino alluso al fatto che nell’area Orlando qui in Calabria ci sono personaggi di riferimento che non sono proprio i migliori”.

 

Luana Costa

Giornalista
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