Città unica Cosenza-Rende, Salerno: «Parti isolate del Pd utilizzano argomenti ottocenteschi»

Il consigliere comunale di Palazzo dei Bruzi, coordinatore di Forza Italia, sostiene la fusione: «Ambizione da città metropolitana»
di Salvatore Bruno
10 maggio 2017
20:57
Cosenza, Carmelo Salerno
Cosenza, Carmelo Salerno

Si moltiplicano le reazioni rispetto all’accelerazione impressa dal sindaco Occhiuto sul processo di fusione dei comuni di Cosenza e Rende. Secondo il coordinatore e consigliere comunale di Forza Italia di Cosenza, Carmelo Salerno «una parte isolata del Pd ha iniziato ad utilizzare argomenti ottocenteschi per criticare l'azione della giunta comunale sulla fusione con Rende, dimenticando che questo tipo di politica, propria degli anni settanta e ottanta, ha prodotto gravi danni ai cittadini.

 


Alcune voci isolate pensano ancora di interpretare la conurbazione come un meccanismo contorto, sulla base di quel temporeggiare eterno che ha diviso fortemente Cosenza e Rende per cinquant’anni. I cittadini non distinguono tra Piazza Loreto e Roges come entità a se stanti - prosegue Salerno - ma invocano processi unitari, certo condivisi.

 

Non a caso il consiglio comunale dovrà valutare la lungimirante proposta della giunta ed il referendum consultivo dovrà far registrare la maggioranza delle adesioni anche nei singoli comuni, a dimostrazione di un grande rispetto per la democrazia partecipata. C'è chi si ostina a fermare il vento della bellezza e del consolidamento di una grande città, che potrebbe ambire realmente nel futuro a diventare città metropolitana.

 

Si tratta di uno spaccato politico-culturale che è completamente difforme dai bisogni della cittadinanza - aggiunge Salerno - che registra, sia a Cosenza che a Rende, entusiasmo per la proposta del sindaco Occhiuto, guardando alla sostanza di un futuro radioso».

 

Salvatore Bruno

Giornalista
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