Sospeso conferimento rifiuti alla discarica di Celico

I chiarimenti del dipartimento regionale all'Ambiente, con disposizione per ulteriori 60 giorni, in seguito ad analisi svolte sull’impianto e segnalazioni dei cittadini
19 settembre 2017
19:42
Regione Calabria
Regione Calabria

In riferimento all’impianto di recupero e smaltimento di rifiuti non pericolosi a San Nicola nel Comune di Celico, il Dipartimento regionale all'Ambiente esprime in una nota che a seguito di quanto rappresentato dai Sindaci dei Comuni di Celico, Rovito, Lappano, San Pietro in Guarano, Spezzano della Sila, Spezzano Piccolo, Serra Pedace, Pedace, Casole Bruzio, Trenta, Aprigliano, Zumpano e Pietrafitta e, successivamente, nel corso dell’incontro svoltosi alla presenza del Presidente della Regione il Dipartimento ha disposto la sospensione dei conferimenti, in seguito alla diffusione di emissioni odorigene intollerabili provenienti dall’impianto e alla conseguente situazione di grave disagio vissuto dalle popolazioni interessate.

 


Questa sospensione ha come obiettivo quello di far fronte a una situazione di grave disagio lamentata dai cittadini e anche in seguito a verifiche svolte sull’impianto stesso, al fine di accertarne il corretto funzionamento.

«A tal fine- si continua a leggere nella nota regionale- il Dipartimento ha proceduto alla costituzione di team di tecnici volti ad accertare il corretto funzionamento delle sezioni e delle operazioni produttive di emissioni odorigene e l’eventuale individuazione di possibili proposte migliorative nonchè ad incaricare l’Arpacal all’esecuzione di indagini ed analisi olfattometriche avvalendosi del laboratorio olfattometrico dell’ARPA Piemonte».


I risultati delle analisi

I tecnici incaricati e l’Arpa Piemonte, in seguito ai sopralluoghi e all’analisi di alcuni campionamenti effettuati tra luglio e settembre, hanno evidenziato che le emissioni odorigene «possono essere riconducibili ad attività gestionali e strutturali dell’impianto», si legge nella stessa nota del dipartimento dell’ambiente. La possibile causa delle emissioni sarebbe da accreditarsi alla movimentazione dei rifiuti da un capannone all’altro, infatti « nella fase gestionale relativa al trasferimento dei rifiuti dal capannone di ricezione al capannone dove sono presenti le aie di maturazione (biocelle)».

Per contenere le emissioni odorigene ci sarà la necessità di nuovi interventi e misure tecniche per il conferimento dei rifiuti. tra cui ad esempio collegare i capannoni di ricezione e stabilizzazione o conferire in discarica il rifiuto prodotto come scarto.

 

Infine, il dipartimento specifica che «il ripristino dei conferimenti nell’impianto in parola può avvenire solo a seguito del rispetto delle condizioni e che, in ogni caso, la ripresa dell’esercizio dovrà essere graduale ed in costante controllo - per un tempo stabilito - al fine di avere certezza che gli interventi e le misure gestionali siano state efficaci e risolutive della problematica odorigena lamentata, nonché consentire l’effettuazione delle indagini olfattometriche ai sensi della norma».

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