Amministrative a Catanzaro, Fiorita rifiuta le “avances” di Ciconte

Il leader di Cambiavento ha lasciato libertà di coscienza ai propri elettori in vista del ballottaggio Abramo-Ciconte
di Luana  Costa
14 giugno 2017
19:12
Catanzaro, Nicola Fiorita
Catanzaro, Nicola Fiorita

Non ha ceduto alle avances e alle profferte di una postazione di potere il leader del movimento civico Cambiavento, Nicola Fiorita, dimostrando di non essere disposto a barattare con il centrosinistra il consenso ottenuto neppure per scongiurare la possibilità di una vittoria del centrodestra al ballottaggio che si dovrà disputare il prossimo 25 giugno a Catanzaro. Fedele al risultato provenuto domenica scorsa dalle urne il professore universitario ha quindi rispedito al mittente la proposta avanzata ieri dal candidato del centrosinistra Vincenzo Ciconte il quale aveva prospettato la possibilità di guidare assieme la città se si fosse unito in un fronte comune anti-Abramo. “Staremo lì dove il risultato ci ha collocato: all’opposizione” ha dichiarato Fiorita dalla piazzetta ai piedi del Fazzari in pieno centro storico chiudendo immediatamente la porta a qualsiasi accordo con Vincenzo Ciconte. È dal cuore del centro storico, lo stesso luogo in cui ha ottenuto il maggiore consenso sorpassando di gran lunga il competitor del centrodestra Sergio Abramo e quello del centrosinistra Vincenzo Ciconte, che il leader di Cambiavento ha deciso di incontrare il suo popolo per ringraziarlo della fiducia.

 


Nessun accordo. “Non faremo accordi con nessuno e rifiuteremo qualunque postazione di governo o sottogoverno. Per quel che mi riguarda sono assolutamente indisponibile a qualsiasi ruolo che non sia il consigliere d’opposizione” ha dichiarato Nicola Fiorita. “Ciò che non era possibile ieri non può diventarlo oggi” ha aggiunto alludendo ai molteplici incontri avvenuti in apertura della campagna elettorale e conclusi poi con l’imposizione del Partito Democratico di un uomo di partito. “Abbiamo chiesto agli elettori un consenso basato su un progetto alternativo e adesso non possiamo entrare in quel sistema”.

 

Nessuna responsabilità. “Nessuno si dimentichi che c’è stato un tempo e il modo per valutare insieme le scelte da compiere. Abbiamo dialogato con tutti e chi ha scelto di intraprendere una strada diversa non ci chieda oggi com’è la fine di questa storia. L’esito del ballottaggio non dipende da noi e nessuno si permetta di addossare responsabilità senza aver prima fatto i conti con le proprie”.

 

Libertà di coscienza. Pur prendendo personalmente le distanze dalle offerte del centrosinistra il professore universitario non ha voluto fornire indicazioni al suo elettorato lasciando margini di scelta. “Ognuno é diverso. Anche i due candidati non sono uguali. Il voto è un diritto che non va sciupato – ha chiarito – io il 25 giugno andrò a votare ma ciascuno si senta libero di scegliere”.

 

Portatori d’acqua. Il leader di Cambiavento si è poi tolto qualche sassolino dalle scarpe concedendosi un’analisi del voto: “”Abbiamo ottenuto un ottimo risultato che dimostra il radicamento del movimento in città. Cambiavento ha ottenuto più consensi del Partito Democratico qualcosa vorrà pur dire. Significa che nelle nostre liste non c’erano riempi-lista né portatori d’acqua nella coalizione ma solo portatori di un sogno collettivo”.

 

 

Luana Costa

Giornalista
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