Cosenza, poliziotti in cucina alla mensa dei poveri

Gli agenti servono i pasti nella struttura arcivescovile, con la benedizione di don Ciotti
di Salvatore Bruno
13 dicembre 2017
21:06

Hanno smesso la divisa per indossare grembiule e cappelli da chef. Una cinquantina di agenti della questura di Cosenza hanno cucinato e servito i pasti per gli ospiti della struttura di carità “Casa Nostra” sita nel palazzo arcivescovile, dove i poveri quotidianamente trovano rifugio e generi di conforto. Un concreto esempio di volontariato solidale, con la benedizione di don Luigi Ciotti. Il fondatore di Libera aveva poco prima preso parte all’iniziativa Musica contro le mafie, organizzata nel vicino auditorium Guarasci.


Gli apprezzamenti di Conticchio e Dispensa

«Ho apprezzato l'impegno degli agenti – ha commentato il questore Giancarlo Conticchio - perché spontaneamente hanno contribuito a donare un sorriso a persone meno fortunate. Il nostro compito non è solo quello di reprimere, siamo tra la gente e vicino ai cittadini». Presente anche il direttore centrale per gli affari generali della polizia di Stato, Filippo Dispensa. «Da tempo abbiamo avviato iniziative di inclusione sociale fortemente sostenute dal prefetto Gabrielli – ha dichiarato – Siamo quelli che reprimiamo il crimine, ma anche quelli che aiutano le persone con fragilità personali e sociali. E' questa la Polizia che cerca il consenso dei cittadini».

Giornalista
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