'Campanella', i lavoratori: 'Cassa integrazione per tutti'

La Cassa integrazione per tutti i 75 lavoratori. E’ quanto chiedono i dipendenti della Fondazione Campanella in una lettera consegnata al governatore Oliverio e al presidente Falzea
di redazione
17 gennaio 2015
10:54

Fondazione Campanella - Cassa integrazione per tutti e non solo per i licenziati. E’, in sintesi, la richiesta formulata dall’avvocato Francesco Pitaro, legale dei 75 lavoratori licenziati al presidente della Fondazione 'Campanella' Paolo Falzea e al governatore Mario Oliverio. 'E infatti – è scritto in una nota –, se la collocazione in cassa integrazione determina de plano il ritiro dei licenziamenti, appare più equo e corretto e logico porre in cassa integrazione tutto il personale della Fondazione prevedendo per tutto il personale una riduzione dell'orario di lavoro». «La collocazione in cassa integrazione dei solo licenziati, invece – continua il comunicato diffuso dai lavoratori –, determinerebbe, in modo iniquo e discriminatorio, l'allontanamento dal posto di lavoro dei soli lavoratori che senza colpa si sono ritrovati licenziati. I 75 lavoratori, pertanto, hanno chiesto a Oliverio e Falzea di estendere, con contestuale riduzione dell'orario di lavoro, la cassa integrazione a tutto il personale, che permetterebbe a tutti i lavoratori, e non solo ad alcuni, di continuare ad avere una occupazione, nonché l'attivazione di ogni meccanismo diretto a salvare in modo definitivo, valorizzandola, la fondazione campanella nonché tutti i posti dei dipendenti'.

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