Lamezia festeggia i suoi 50 anni. Basilio Perugini: «Non è una città mafiosa ma sfortunata»

In corso le celebrazioni per il mezzo secolo dall'unione dei tre ex comuni di Sambiase, Nicastro e Sant'Eufemia nonostante le polemiche
di Tiziana Bagnato
4 gennaio 2018
18:38

«Lamezia non è una città mafiosa. Lamezia non quella disegnata dalla stampa. Lamezia è una città sfortunata». Così Basilio Perugini, figlio del senatore Arturo, fondatore di Lamezia Terme, nata dall’unione dei tre ex comuni di Nicastro, Sambiase e Sant’Eufemia, e presidente del comitato ‘ 4 gennaio 2018’ ha esordito salendo sul palco del Teatro Grandinetti in apertura della serata dedicata al mezzo secolo della città.

 



Tante le voci di chi ha ritenuto che festeggiare in un momento così delicato, il terzo scioglimento per infiltrazioni mafiose, fosse fuori luogo. Ultimo l’ex componente del comitato Fabrizio Falvo uscito dall’organizzazione sbattendo la porta e definendo la manifestazione grottesca. Ma per Perugini «anche quando una città si trova in difficoltà deve ritrovare se stessa attraverso la celebrazioni degli eventi buoni e senza dimenticare gli eventi cattivi che devono essere monito per non sbagliare ulteriormente. E’ un momento difficile, ma con la nostra attività speriamo di creare quella scintilla che possa far rinascere Lamezia».

 

E infatti la polemica non ha fermato la macchina e al Teatro Grandinetti, seppur con un’ora di ritardo, sono iniziati i festeggiamenti. Ad aprire la serata l’Accademia Bruzia con l’inno da loro composto e dedicato alla città. Poi la consegna degli attestati di benemerenza a lametini illustri, la presentazione dei progetti svolti dalle scuole, la donazione da parte del notaio Franco Notaro del dipinto dedicato al compianto Franco Zofrea. Una serata puntellata di più momenti, tra cui l’annullo filatelico per i cinquanta anni della città, fino alla conclusione questa sera con l' Orchestra Giovanile della Calabria diretta da Ferruccio Messinese, darà vita al suo vasto repertorio.I festeggiamenti si sono interrotti per trasferirsi in cattedrale dove è stata celebrata la messa in ricordo dell'anniversario dell'omicidio dei coniugi Aversa.


Presente anche la terna commissariale, con il prefetto Alecci che ha ammesso di avere notato, nonostante la sua breve permanenza, le difficoltà delle tre città di amalgamarsi e i venti contrari che ancora spirano in questa direzione. Ecco perché ha suggerito che la celebrazione del cinquantesimo compleanno di Lamezia sia uno spunto di riflessione.

Giornalista
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