Rende, riparte la stagione del Teatro Auditorium dell’Unical

Una ricca programmazione equilibrata tra il teatro di tradizione e il contemporaneo
di Valeria Bonacci
10 novembre 2017
10:11
Il rettore Crisci e il responsabile del Tau Fabio Vincenzi
Il rettore Crisci e il responsabile del Tau Fabio Vincenzi

Dopo l’anteprima di Tolcachir con “Il caso della famiglia Coleman”, commedia amara che sta facendo il giro del mondo, il Tau (Teatro Auditorium dell’Unical) propone un cartellone ricco di produzioni originali che spazia dal teatro contemporaneo a quello di tradizione. Anche quest’anno la programmazione guarda all’internazionale e all’ambito in cui si consuma la scena teatrale.  

 


«Un piccolo grande teatro - ha dichiarato il rettore Crisci in conferenza stampa -  che rappresenta ormai un punto di riferimento per tutto il territorio calabrese. Prova ne è il riconoscimento arrivato dalla Regione Calabria, che ha deciso di finanziare le attività del Tau con una programmazione triennale».

Il cartellone “Meridanosud - dalla tradizione al contemporaneo”

Novembre e dicembre 

La stagione partirà ufficialmente il 23 novembre con una produzione Napoli Teatro Festival Italia, Teatri Uniti, Casa del Contemporaneo in collaborazione con l’Università della Calabria: “Quel gran pezzo di Desdemona” di Luciano Saltarelli. Ancora una volta si va a consolidare il legame e la cooperazione tra il teatro dell’Unical e la compagnia di Toni Servillo, che porta in scena un grande classico shakespeariano come l’Otello, ambientato nella Milano degli anni ’70 e narrato con il lessico della commedia sexy dell’epoca. 

Il 29 novembre è la volta di Pirandello con l’“Enrico VI” per la regia di Carlo Cecchi. Figura di spicco del teatro di innovazione in Italia, Cecchi mette in scena una pietra miliare del teatro pirandelliano incentrato sul rapporto complesso e inestricabile tra finzione e realtà. 

Tre date al Piccolo dell’Unical, 13-14-15 dicembre, per la “Commedia all’italiana” di Max Mazzotta. La compagnia Libero Teatro mette in scena una pièce che rende omaggio e recupera il genere in tre atti ambientati in un teatro di posa negli studi cinematografici di un’immaginaria Cinecittà.

Gennaio e febbraio 

Franco Branciaroli riallestisce uno spettacolo simbolo del teatro italiano: la “Medea” di Luca Ronconi, in scena il 18 gennaio. A pochi anni dalla scomparsa del maestro, un’occasione unica per rivedere una delle colonne portanti della storia registica del secondo Novecento: la “Medea” di Euripide con la traduzione di Umberto Albini e la regia di Luca Ronconi ripresa da Daniele Salvo.

Il 24 e 25 gennaio sulle tavole del Tau  “Mal’essere di Davide Iodice. L’autore e regista napoletano parte dall’Amleto di Shakespeare in una riscrittura spiazzante che lascia la parola a giovani rapper-attori: “nessuno- dichiara il regista – sa esprimere il mal essere che viviamo oggi meglio dei numerosissimi rappers dei nostri territori”. 

Doppia replica anche per “Scannasurice” -30 e 31 gennaio - diretto da Carlo Cerciello e presentato nel 2015 in prima nazionale al festival di Castrovillari Primavera dei Teatri. Il primo testo in assoluto del grande drammaturgo Enzo Moscato magistralmente interpretato da Imma Villa che ha valso all’attrice il Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2017 come miglior interprete di monologo. Un racconto dall’ambientazione “sotterranea”, nei meandri della città partenopea. Un “femminiello” dei Quartieri Spagnoli tra eccessi e ambiguità, che nella scrittura di Moscato si trasforma in una figura androgina,  quasi mitologica. 

Per la grande tradizione l’8 e il 9 febbraio Mario Martone omaggia De Filippo con “Il sindaco del rione Sanità”. Un capolavoro sempre attuale da cui il regista trae ispirazione per descrivere la difficile realtà del quartiere di San Giovanni a Teduccio. 

Il Macbeth in sardo 

Ancora Shakespeare ma come non l’abbiamo mai visto, ovvero in sardo. Certamente  tra i più attesi, il 20 e il 21 febbraio, l’acclamato “Macbettu” di Alessandro Serra. Dalle suggestioni del carnevale della Barbagia nasce questo Macbeth che, come nella più pura tradizione elisabettina, è interpretato da soli uomini. 

Marzo 

Il e l’8 marzo arriva la Compagnia di Teatro Luca De Filippo con “Questi fantasmi”, la commedia di Eduardo messa in scena da Tullio Giordana. 

Ancora da definire le date per Pippo Delbono con il suo “Vangelo” e di “Totò che tragedia!”, spettacolo teatral-musicale allestito da I virtuosi di San Martino/Teatri Uniti.

 

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