Cosenza, sulla metro tramvia tra polemiche e ritardi la misura è colma

Lunedì 27 febbraio vertice convocato da Oliverio con Occhiuto, Manna e Iacucci: si trovi un'intesa per dare il via all realizzazione dell'infrastruttura
di Salvatore Bruno
25 febbraio 2017
23:53

La collaborazione tra Oliverio ed Occhiuto sul progetto della metro tramvia si è già arenata, lasciando il posto al solito strascico di stucchevoli polemiche. I cittadini non comprendono questo continuo tira e molla, ma sanno farsi due conti: tra chiacchiere ed intoppi burocratici il tempo passa, i lavori non cominciano e le notevoli risorse destinate all’infrastruttura rischiano di perdersi.

 


Una cosa importante l’ha detta Carlo Guccione nella conferenza stampa di venerdì scorso: alla metro tramvia Cosenza non può rinunciare. E’ la chiave di volta per far decollare la mobilità nell’area urbana, per congiungere il centro storico con l’Università e, in prospettiva, con la Valle del Savuto e Catanzaro.

 

Ma il sindaco non ha torto: se i binari attraversano Viale Mancini, intersecando il traffico veicolare, la metro rischia di diventare più dannosa che utile. Ed economicamente insostenibile. Le variabili al progetto originario ipotizzate da Occhiuto, attingendo alle sue competenze di architetto ed urbanista, sono convincenti: affascina l’idea di realizzare un grande polmone verde interdetto ai gas di scarico, proiettato verso est a ricucire il centro con il ponte di Calatrava e l’argine sinistro del Crati. Lì i binari ci sono già e le stazioni pure.

 

Lunedì 27 febbraio potremmo arrivare ad una svolta: Oliverio ha convocato i sindaci di Cosenza e Rende insieme al presidente della Provincia Iacucci. “Non ho mai pensato di agire senza o contro la volontà dei comuni di Cosenza e di Rende – sottolinea Oliverio - Ora basta: il tempo della propaganda è terminato. Ognuno si assuma le proprie responsabilità. Non sono più disponibile ad assecondare atteggiamenti schizofrenici per cui, un giorno si promuove in pompa magna una intesa sulla fattibilità dell’opera, presentandola come un successo della propria iniziativa, ed il giorno dopo, senza alcuna valida spiegazione, si mette tutto in discussione”.

 

Dal canto suo Occhiuto ribadisce che acconsentirà alla realizzazione solo se avrà “la qualità urbanistica da noi proposta: non accetterò mai opere che procurino ulteriori danni alla città, che ancora oggi paga le conseguenze delle politiche negative degli anni sessanta e settanta. Sono questi gli unici interessi che difendo, altro che schizofrenia”. Oliverio ed Occhiuto vogliono portare a casa un risultato politico: è il gioco delle parti.

 

Il presidente della Regione rivendica il merito di avere appaltato l’opera, il sindaco quello di averla sostanzialmente modificata, giustificando così il suo diverso atteggiamento sull’utilità della infrastruttura rispetto alla campagna elettorale della primavera scorsa. Perfetto, applausi ad entrambi. Ora però, con uno scatto di maturità, si trovi un’intesa da mettere nero su bianco per avviare prontamente i lavori. Perché di tutte queste chiacchiere ne abbiamo le tasche piene.


Salvatore Bruno

Giornalista
GUARDA I NOSTRI LIVE STREAM
Guarda lo streaming live del nostro canale all news Guarda lo streaming di LaC Tv Ascola LaC Radio
top