'Diario dall'isola di San Giulio': il libro di Beniamino Donnici - VIDEO

Il diario di sette giorni trascorsi sull'isola di San Giulio: presentato a Cosenza il libro del noto psichiatra e psicoterapeuta
di Redazione
11 luglio 2016
11:55

COSENZA – Il racconto di un viaggio di meditazione, il diario di 7 giorni trascorsi sull'isola di San Giulio, nell'estremo nord del Piemonte, nel cuore del Lago Orta, alla ricerca di una pace interiore. Un luogo unico, dominato dall'Abbazia Benedettina dove Beniamino Donnici ha trovato rifugio dopo aver perso la madre. Un lutto che lo ha turbato al punto tale da accantonare la sua brillante carriera di medico e di politico. Da europarlamentare ed assessore regionale, da psichiatra ed esponente di punta del partito di Italia dei Valori, allora retto da Antonio Di Pietro, Donnici ha vestito i panni dello scrittore per mettere nero su bianco le sensazioni che lo hanno accompagnato in questa settimana.


“Diario dell'isola di San Giulio” in dialogo con Madre Cànopi, che è la Badessa del Monastero, scritto per le edizioni Paoline, è stato presentato nella Sala degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile di Cosenza, nel corso di un incontro moderato da Anna Rosa Macrì e concluso dall'Arcivescovo Metropolita Monsignor Francesco Nolè. «Quando è morta mia madre sono andato un po' in crisi – spiega Beniamino Donnici - Mi sono ritrovato a fare un pellegrinaggio, e lì ho cominciato a pormi alcune domande, domande che dovremmo porci tutti: chi sono? Da dove arrivo? Dove vado? Qual è il mio destino? Qual è il senso della mia vita? E dentro queste domande ho scoperto che accanto a noi cammina il mistero, invisibile, con i nostri sensi non possiamo toccarlo a livello tangibile ma è percepibile. E' questo mistero è la presenza costante di Gesù. Io sono stato nella mia vita molto inquieto e turbolento – ha aggiunto Beniamino Donnici – Ho fatto tante cose, ma questa è la stagione più bella e più serena e poi sto scoprendo il grande dono di scrivere dei libri. Io alle donne ho sempre invidiato una sola cosa, la maternità. Scrivere un libro è un po' simile a questa straordinaria esperienza: ha un tempo, una gestazione. Poi nasce e comincia la sua vita». Presente all'iniziativa anche Valerio Giacoia, autore della post fazione del libro. «Anche nello sforzo più laico del pensare – dice il giornalista - chiunque si reca in questo monastero, anche un ateo, si trova di fronte un piccolo Paradiso e riesce ad entrare in sintonia ed in contatto con le cose del cielo. Un fenomeno straordinario generato dal grande silenzio di questo luogo incantato ed unico».

 

Salvatore Bruno

 

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