Uccise la madre, Barone condannato all’ergastolo

Il movente è da ricercare nella relazione extraconiugale della donna con Domenico Cacciola, anch’egli scomparso e mai più ritrovato. Fondamentale la testimonianza di un vigile urbano
di C. M.
8 settembre 2017
13:02

È stato condannato all’ergastolo Francesco Barone, il giovane originario di Rosarno, accusato dell’omicidio della madre, Francesca Bellocco. La decisione è arrivata nella tarda serata di ieri, quando la Corte d’Assise di Palmi ha accolto la richiesta formulata dalla pubblica accusa rappresentata dal pm Adriana Sciglio.

 


Secondo la Procura, Barone uccise la madre, dopo aver scoperto che la donna intratteneva una relazione sentimentale con Domenico Cacciola. Circostanza inconcepibile in ambiente ‘ndranghetistico, qual era quello in cui maturò tale legame. Né il corpo della Bellocco, né quello di Cacciola sono mai stati ritrovati. Anche l’uomo, infatti, scomparve contestualmente alla donna.

Scoperti già una prima volta, Bellocco e Cacciola continuarono comunque a vedersi. Una scelta che fu per loro fatale nel monento in cui Francesco Barone scoprì la prosecuzione della relazione.

 

Fondamentale per le indagini fu la testimonianza di un vigile urbano che, dopo diverso tempo, raccontò di aver sentito delle urla, la notte in cui la Bellocco scomparve, e la richiesta di perdono della donna. L’uomo raccontò di aver visto tre uomini incappucciati, giungere a bordo di un’auto in casa Bellocco. Poi le urla e infine il figlio uscito con una Panda.

 

Tutti elementi, assieme alle dichiarazioni della testimone di giustizia Giuseppina Multari, che hanno convinto i giudici della colpevolezza di Barone, condannato al carcere a vita.

Giornalista
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