Leandro travolto da un treno in corsa, il ricordo dei compagni di scuola

Tante lacrime, tanta commozione e tanto dolore. Il giorno dopo la tragedia i ragazzi dell’istituto frequentato dal tredicenne hanno voluto ricordare il ragazzo. La dirigente: «Serva da monito. È giusto che i giovani si divertano ma con coscienza e senza mettere a rischio il bene più prezioso, la vita»
di Redazione
9 marzo 2017
12:06

Occhi lucidi, tante lacrime, tanta emozione. Così si sono presentati a scuola i ragazzi della media Foscolo di Soverato, frequentata da Leandro Celia, il tredicenne di Petrizzi investito da un treno ieri sera mentre, insieme a due coetanei rimasti illesi, stava probabilmente facendo un selfie lungo i binari.

 


Il dirigente della scuola Maria Spanò, insieme a tutti i docenti, ha riunito i ragazzi per spiegare quanto è successo. «Abbiamo ricordato Leandro - ha detto la dirigente, visibilmente commossa - leggendo alcuni suoi temi. Era arrivato nella nostra scuola l'anno scorso ed in un lavoro esprimeva le preoccupazioni per l'ambiente nuovo e la paura di non legare.


Poi spiegava che aveva fatto amicizia e che con gli insegnanti il rapporto era buono. Abbiamo cercato di spiegare ai ragazzi che la tragedia deve servire come monito. È giusto – ha concluso la dirigente - che si divertano ma con coscienza e senza mettere a rischio il bene più prezioso, la vita. Siamo sgomenti, scioccati. Leandro era un ragazzo d'oro, studioso, benvoluto da tutti».

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