Operazione “Robin Hood”: imprenditore Marano va ai domiciliari

E’ accusato di aver versato una tangente da 230 mila euro a Nazzareno Salerno, all’epoca dei fatti assessore regionale al Lavoro
di G. B.
23 giugno 2017
11:13
Il Tribunale di Catanzaro
Il Tribunale di Catanzaro

Passa agli arresti domiciliari Ortensio Marano, 43 anni, di Belmonte Calabro, amministratore delegato della società finanziaria Cooperfin spa con sede a Belmonte Calabro e Milano. Si tratta di uno dei principali indagati dell’inchiesta “Robin Hood” della Dda di Catanzaro. A concedere i domiciliari è stato il gip di Catanzaro, Barbara Saccà.

 


Ortensio Marano è accusato, in concorso con l’ex assessore regionale al Lavoro Nazzareno Salerno, di essersi appropriato dei fondi del Credito sociale. I reati ipotizzati nei suoi confronti sono quelli di turbativa d’asta, peculato e corruzione. Nazzareno Salerno da ex assessore regionale al Lavoro avrebbe favorito Marano ed una sua società nella gestione dei fondi del Credito sociale in cambio del versamento di denaro a titolo di tangenti, ovvero oltre 230 mila euro.

 

Giornalista
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