Nocera: in fiamme il chiosco di un lido (VIDEO)

Il fatto è avvenuto nella tarda serata di ieri. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco. Il Sindaco ha affermato: “Un dispetto al titolare e all'amministrazione”. Il PD ha condannato il gesto. I consiglieri comunali di opposizione hanno espresso vicinanza e solidarietà al titolare
di Redazione
17 maggio 2017
09:51

In tarda serata di ieri un manufatto amovibile del Lido/gelateria Calaugo, nota struttura balneare di Marina di Nocera Terinese, è andato in fiamme. La notizia è stata postata con un video dal Sindaco Fernanda Gigliotti, la quale all'interno del video postato in diretta, ha dichiarato che il gesto oltre che un "dispettuccio al titolare e anche un attacco all'amministrazione". Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, i quali stanno accertando la natura dell'incendio, anche se, almeno secondo quanto affermato dal Sindaco, la natura sarà certamente di origine dolosa. In mattinata, il Pd ha diffuso una ferma nota di condanna.

 


"Il circolo PD di Nocera Terinese esprime ferma condanna per il vile gesto intimidatorio perpetrato ai danni dell'imprenditore Ugo Cario , -recita la nota diffusa- siamo vicini a lui e alla sua famiglia e lo esortiamo ad andare avanti con impegno e determinazione. Ci auguriamo che nelle prossime ore le forze dell'ordine facciamo chiarezza su questo grave episodio che colpisce l'intera comunità Nocerese".

Sulla stessa linea si inserisce una dichiarazione dei consiglieri comunali di Unione Popolare, gruppo collocato all'opposizione. "Il gruppo politico Unione Popolare Nocerese esprime il proprio sdegno e la ferma condanna per il vile atto distruttivo che ha subito l’operatore turistico e amico Ugo Cario. L’incendio della sua attività è un gesto ignobile che ci lascia sgomenti. Unione Popolare Nocerese esprime altresì la piena solidarietà e vicinanza all’amico Ugo Cario Siamo vicini ad Ugo ed alla sua famiglia e conoscendo la sua forza e la sua determinazione siamo sicuri che questo vile gesto non lo fermerà, anzi, gli darà, ancora più forza e orgoglio per continuare quello che sta facendo, con impegno e dedizione, da tanti anni".


La struttura, un chiosco utilizzato di solito sulla spiaggia dal Lido in questione, non si trovava nella struttura concessa al titolare del "calaugo", ma a qualche centinaio di metri, esattamente, adiacente ad un altro Lido, quello della Vela, in una zona anch'essa demaniale.

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