‘Ndrangheta a Lamezia: al boss in carcere il pesce estorto al ristorante

Nel mirino dei Notarianni il titolare di un noto locale di Gizzeria costretto a consegnare pietanze di pesce per quattro persone ed a praticare sconti elevati
di G. B.
28 giugno 2017
15:10

Finisce anche il noto ristorante l’Oasi di Gizzeria nel mirino del clan Notarianni-Giampà di Lamezia Terme. Di estorsione aggravata dalle modalità mafiose è infatti accusato Gianluca Notarianni, 24 anni, il quale avrebbe costretto il titolare del ristorante, “Pellegrino Vittorio a consegnare ed attribuire, a titolo estorsivo, utilità diverse consistenti in un quantitativo di pesce già cotto per quattro persone per un valore di 150 euro da recapitare – scrive la Dda nel provvedimento di fermo – a Notarianni Aldo all’interno del carcere. Lo stesso Notarianni è poi accusato di aver costretto lo stesso titolare del ristorante a praticare a lui, alla madre Giampà Giuseppina ed al fratello Manuel Notarianni, uno sconto particolarmente elevato nell’occasione in cui si recavano a cenare al ristorante l’Oasi”. Tale beneficio sarebbe scaturito, ad avviso degli inquirenti, dall’essere i Notarianni i familiari di Aldo Notarianni al quale “a suo tempo veniva riconosciuto dall’esercente lo stesso privilegio”.

 


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Gianluca Notarianni avrebbe formulato materialmente la richiesta estorsiva attinente alla consegna del pesce direttamente alla vittima, ricevendo – secondo l’accusa – la merce oggetto dell’estorsione. Il tutto in un arco temporale, stando alla ricostruzione degli inquirenti, ricompreso fra il mese di novembre e dicembre 2016.

 

Per la Dda di Catanzaro, la “fama dei Notarianni era ben nota in tutto il comprensorio lametino, con la forza intimidatrice, conquistata nel corso degli anni, che gli consentiva di assoggettare al proprio volere tutti coloro i quali venivano individuati come possibili vittime dalle quali trarre un qualsiasi guadagno. Il ristorante “L’Oasi di Gizzeria, nella persona del suo titolare Vittorio Pellegrino – sottolineano i magistrati - era sicuramente una di queste, costretto, come se fosse una cosa normale, ad elargire consistenti sconti ed a consegnare pietanze già pronte per soddisfare le richieste, di volta in volta, avanzate dagli stessi Notarianni. Il ristorante “L’Oasi” era considerato dagli indagati il migliore ristorante della zona dove mangiare pesce e veniva spesso scelto dagli stessi per cene in famiglia, considerato anche il prezzo “low cost” che erano abituati a pagare”.

 

g.b.

 

Giornalista
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