Rogo alla tendopoli, il prefetto di Reggio Calabria convoca un vertice urgente

Dopo il nuovo incendio nella struttura degradata di San Ferdinando, Di Bari fa il punto con Tansi, il questore e il sindaco
di Agostino Pantano
2 luglio 2017
12:03
San Ferdinando, incendio tendopoli
San Ferdinando, incendio tendopoli

Vertice urgente convocato dal prefetto Michele di Bari, a seguito del nuovo incendio alla tendopoli di San Ferdinando che ha distrutto, nella notte, alcune baracche e diverse tende.

Bilancio grave per quest’altro rogo, per le cose ma per fortuna non per le persone, che ha indotto il massimo rappresentante territoriale del governo a riunire – nella sede del commissariato di Gioia Tauro – i delegati della protezione civile regionale, i vertici locali delle forze dell’ordine e gli amministratori del piccolo centro che ospita la struttura degradata.


Alla riunione urgente, tenutasi nella mattinata odierna, hanno partecipato anche il questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, il capo della Prociv, Carlo Tansi, e il sindaco Andrea Tripodi.  I 150 migranti che alloggiavano nelle tende andate distrutte nell'incendio di stanotte sono stati sistemati in un capannone attiguo alla tendopoli teatro del rogo. Questo quanto deciso nell'incontro, conclusosi con la decisione di accelerare il trasferimento di tutti gli africani nella nuova struttura pronta da mesi. Nel pomeriggio, intanto, la protezione civile - rappresentata al tavolo da Carlo Tansi - ha fatto arrivare i sacchi a pelo che verranno distribuiti ai migranti il cui alloggio e' andato distrutto. Nel capannone preso in affitto si prevede la permanenza di almeno un mese.

 

Domani mattina, e' stato assicurato, si potra' cominciare l'installazione delle tende nel nuovo accampamento che sorge frontale alla struttura degradata andata parzialmente in fiamme questa notte. Intanto, il trascorrere delle ore fa chiarezza sulla dinamica di quanto avvenuto intorno alle 3. Secondo quanto riferito da fonti ufficiali, non tutto sarebbe andato per il verso giusto dopo lo scoppio dell'incendio che non si esclude possa essere stato appiccato da uno degli ospiti. Le operazioni di spegnimento sono state certamente ritardate, cosi hanno riferito alcuni testimoni, dalla reazione violenta di diverse decine di migranti che hanno ingaggiato con i vigili del fuoco e con la polizia un braccio di ferro impedendo l'ingresso dei mezzi nell'area colpita dall'incendio. Una forza di protesta, a quanto pare, dovuta forse alla richiesta che da mesi fanno i migranti che chiedono di lasciare l'attuale tendopoli teatro non da oggi di incendi.

 

 

Dalla riunione, infine, sono trapelate anche notizie relative alla futura gestione del nuovo attendamento. Verra' infatti indetta una gara per individuare il gestore unico, ma in attesa di perfezionare l'affidamento tutte le operazioni saranno dirette dalla protezione civile regionale, ferma restando la probabilità' - giusto quanto ha detto il ministro Minniti in un recente quetion time - di nominare un commissario che velocizzi i vari iter aperti.

 

 

Agostino Pantano

Giornalista
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