In fiamme la villa di un collaboratore di giustizia

L’immobile era stato confiscato ad Antonio Femia, 35enne, le cui dichiarazioni hanno permesso di eseguire diversi arresti e disarticolare alcune cosche di ‘ndrangheta attive nella Locride. Avviate le indagini
di Redazione
26 settembre 2016
09:10

Sarebbe di natura dolosa l’incendio che ieri ha interessato una villa a due piani di Gioiosa Ionica. L’immobile era stato confiscato ad Antonio Femia, 35 anni, collaboratore di giustizia le cui dichiarazioni rese alla Dda di Reggio Calabria hanno permesso agli inquirenti di eseguire diversi arresti, svelando la composizione di alcune cosche di ‘ndrangheta attive della Locride oltre che la loro operatività nel traffico di stupefacenti.

 


Sul luogo dell’incendio, che ha colpito alcune stanze interne creando dei danni ingenti, sono subito intervenute alcune squadre dei vigili del fuoco di Siderno che hanno spento le fiamme ed i carabinieri del Gruppo di Locri e della compagnia di Roccella Jonica per eseguire le indagini del caso e cercare di ricostruire l’accaduto. La villa era disabitata e da poco tempo era stata assegnata al Comune di Gioiosa Jonica.

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