Dissesto Scilla, a giudizio ex sindaco e consiglieri (VIDEO)

L'ex primo cittadino, Gaetano Ciccone, e undici consiglieri della sua amministrazione sono stati rinviati a giudizio con l'accusa di falso ideologico nell'ambito dell'inchiesta sul dissesto finanziario del Comune
di Consolato Minniti
29 settembre 2017
15:53

Inizierà il due novembre prossimo il processo a carico degli ex amministratori di Scilla, accusati di aver provocato, o comunque contribuito a provocare il dissesto economico-finanziario del comune della Costa Viola.

 


Fra gli imputati l’ex sindaco, Gaetano Ciccone, fratello dell’attuale primo cittadino e undici consiglieri. Il reato ipotizzato è falso ideologico. Un’accusa certamente ridimensionata dopo una prima fase d’indagine nel corso della quale erano finite sotto inchiesta 24 persone, fra cui anche tecnici e revisori dei conti.

Il gup, decidendo sulla base degli elementi portati dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha disposto il rinvio a giudizio. Nel mirino una specifica delibera del consiglio comunale che ha spalancato le porte alla dichiarazioni di default portata avanti poi dalle successive amministrazioni. L’ex sindaco di Scilla, Gaetano Ciccone, è apparso sorpreso ma sereno.

Giornalista
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