Clinica degli orrori a Crotone: la Cassazione dissequestra la struttura

La clinica era gestita dall’associazione Opus Onlus coinvolta in un’indagine della Guardia di Finanza che ha rilevato casi di maltrattamenti verso i degenti
di L. C.
29 novembre 2017
14:58

La Suprema Corte di Cassazione, nell’udienza tenuta lo scorso giovedì, ha accolto il ricorso dell’associazione Opus Onlus, operante a Crotone, assistita dagli avvocati Massimo Tarquinio e Francesco Pitaro, ed ha annullato il sequestro delle strutture che era stato disposto dal GIP del Tribunale di Crotone.

 


La clinica degli orrori

La Opus Onlus è l’associazione che gestiva la casa famiglia denominata “San Francesco e Santa Maria” rimasta coinvolta la scorsa estate in un’operazione della Guardia di Finanza tesa ad accertare che i gestori della struttura di ricovero, non predisponevano nei confronti dei degenti un’assistenza medica ed infermieristica adeguata. La struttura era stata posta sotto sequestro.

 

Il dispositivo

Nel dispositivo emesso si legge: “Annulla senza rinvio l’ordinanza impugnata nonché’ il decreto di sequestro del Gip del Tribunale di Crotone del 19 luglio 2016 disponendo la restituzione di quanto in sequestro agli aventi diritto”.

 

Nessun pressuposto

La Suprema Corte di Cassazione ha quindi accolto le ragioni addotte dalla Opus Onlus, che ha sostenuto che non vi fossero i presupposti di fatto e di diritto per l’applicazione e il mantenimento della misura cautelare reale, ed ha annullato senza rinvio il sequestro restituendo le strutture alla associazione Opus Onlus avente diritto.

 

l.c.

Giornalista
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