«L'incendio subito dall’azienda Le Agricole ordinato dalla 'ndrangheta»

Don Panizza afferma che la rivelazione viene dai collaboratori di giustizia. Intanto è stato invitato a partecipare all’udienza preliminare contro la cosca Cerra, Torcasio, Gualtieri
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di Tiziana Bagnato
7 dicembre 2017
18:42

«Siamo stati invitati a presenziare all’udienza preliminare di un processo in cui alcuni collaboratori di giustizia dicono che i danneggiamenti subiti da Le Agricole a luglio 2016 sono stati compiuti su mandato di una cosca».

 


La cosca sarebbe quella dei Cerra - Torcasio - Gualtieri. Il mandante e l’esecutore, invece, Antonio Saladino, in concorso con Vincenzo Catanzaro. Sarebbero stati loro a cospargere i terreni di liquido infiammabile e poi ad appiccare il fuoco nel fondo agricolo dell’azienda in cui lavorano donne con disagio.

 

Don Giacomo Panizza all’indomani dell’ennesima intimidazione subita, quella alla cooperativa che gestisce il parcheggio dell’ospedale, racconta a LaCNews24 di come le nubi su quel concatenarsi di eventi a metà strada tra intimidazioni e vandalizzazioni sia stiano diradando.

 

C’è un processo in corso che riguarda diverse intimidazioni ad attività lametine e tra queste anche ‘Le Agricole’. Ecco perché la comunità del prete bresciano è stata invitata a presenziare.

 

Una notifica arrivata al sacerdote poco tempo fa e che rinforza l’idea già espressa più volte che, anche nel caso della macchinetta erogatrice dei ticket per il parcheggio ospedaliero, c’entri ben poco la cassa. Il vero obiettivo secondo Panizza sarebbe paventare, lanciare un segnale.
Un segnale che il prete ammette però di fare fatica a decifrare.

Giornalista
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