Catanzaro, inchiesta Arpacal: ribadite le richieste di rinvio a giudizio

La Regione Calabria si è costituita parte civile nel procedimento che vede indagato l’ex commissario dell’Agenzia per i presunti illeciti connessi alla compravendita di un immobile a Castrolibero
di Luana  Costa
6 dicembre 2017
14:42

La Regione Calabria si è costituita parte civile nel processo che vede imputati gli ex vertici dell’Arpacal, sui presunti illeciti commessi nella compravendita di un immobile a Castrolibero. Nel corso dell’udienza tenuta questa mattina dinnanzi al Gup del Tribunale di Catanzaro, Carmela Tedesco, il pm Alessandro Prontera ha ribadito le richieste di rinvio a giudizio nei confronti di tutti gli imputati: l’ex commissario dell’Arpacal Sabrina Santagati, l’ex direttore amministrativo dell’ente Stefania Polimeni, l’ex dirigente del dipartimento regionale Programmazione Valeria Castracane e il dirigente dell’Arpacal Francesco Italiano, accusati del reato di abuso d’ufficio. Diversa l’ipotesi accusatoria nei confronti dell’imprenditore cosentino Francesco Dodaro, legale rappresentante della società Efim proprietaria dell’immobile poi ceduto all’Agenzia per l’importo di due milioni e 100mila euro, che dovrà rispondere di violazione delle norme in materia d’Iva.

 


Dopo la requisitoria del pm, il collegio difensivo ha concluso producendo nuova documentazione a supporto delle tesi sulla scorta della quale il Gup ha infine deciso di rinviare l’udienza per emettere infine la decisione.

 

Luana Costa

Giornalista
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